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lunedì 14 dicembre 2015

Secret Talk With Mr.G. - E.J. Gold - IDHHB, INC.

Padroneggiare l’animale
L’informazione non può essere tramessa a nessuno, ma la conoscenza può essere trasmessa solo alla famiglia, da padre in figlio.
Le note che colmano “mi-fa” e gli intervalli “si-do” non esistono nella stessa ottava. Per attraversare l’intervallo lo si deve prendere in prestito da un’ottava diversa.
Il primo intervallo si verifica appena si entra nel lavoro. Esso è il “desiderio di lavoro” – desiderare qualcosa di più che vivere.
L’insoddisfazione è il risultato di molti anni di immersione nella vita e la realizzazione finale che niente di ciò che ci offre valga qualcosa.
Il lavoro sul desiderio deve entrare in un’altra ottava di influenza.
Questo è il primo intervallo “mi-fa” della scuola. Qui per i nuovi candidati c’è solo l’uno per cento di desiderio di lavoro contrapposto al novantanove per cento di desiderio personale. Alcune persone arrivano, in questa fase, per capriccio, altre sentono una reale necessità.
Se il desiderio di lavoro diventa attivo, uno può lavorare regolarmente senza aiuto esterno fino all’intervallo “si-do”, momento in cui un altro shock esterno deve essere fornito così che uno possa continuare.
L’intervallo “si-do” è il periodo di lavoro su se stessi, nel quale uno arriva faccia a faccia con la propria caratteristica principale, o animale. Durante questo momento di ricognizione è necessario che l’animale, prenda coscienza del suo interesse per progredire rapidamente oltre questo punto assolutamente essenziale. Se uno rimane passivo l’animale ne uscirà vittorioso. Una vota che l’animale è cosciente delle vostre attività, è solo questione di poco tempo, prima che comincerà a lottare senza pietà, in modo totalmente spietato, per continuare la sua vita.
Quando tu e l’animale siete faccia a faccia, è come vedere due avversari per la prima volta. Insieme a questo shock di riconoscimento, c’è per entrambi un vero un reale odore di pericolo. Quando questo si verifica è subito necessario lottare per la vita, perché avete tuttalpiù tre mesi prima di padroneggiare l’animale o lui diventerà il padrone. Esso può essere padroneggiato solo se non sa che sta per esserlo.  Se diventa cosciente di queste vostre attività intenzionali, userà ogni mezzo per rimuovere da se stesso la fonte di irritazione – che in questo caso è la scuola.
Ci sono scuole che insegnano all’animale a superare l’essenza. Gli alunni di tali scuole hanno una grande fantasia per spiegare a se stessi e agli altri le ragioni del loro amor proprio.
L’introduzione di queste idee è sufficiente a far precipitare questa lotta. Il solo sentire queste idee, senza agire su di esse, può condurci più vicino al punto di riconoscimento.
È pericoloso arrivare al punto-di-riconoscimento quando uno non è preparato, non possiede tecniche reali, e non può ottenere aiuto e dati per padroneggiare l’animale.
Per ottenere l’attenzione dell’animale quando si desidera attivare questa lotta, si deve evocare l’animale con la conoscenza. Nel suo vecchio significato, evocare, significa “con la conoscenza”.
Se uno conversa con il proprio animale, uno può parlare con qualsiasi animale, in tutto, due-cervelli e un-cervello, il linguaggio dell’animale è lo stesso.  Questo è il vero significato della storia di San Francesco d’Assisi che sapeva parlare con gli animali e li padroneggiava con amore. In fine, è anche possibile fare questo con l’animale selvatico. Per rendere obbediente l’animale, bisogna fare piccole cose. Lo sviluppo di una speciale volontà interna inizia nel centro motore. Se sai come farlo in un centro, fornisci indizi necessari per lavorare, dirigendo l’attenzione di tutti i centri.
La battaglia per dominare l’animale è come l’angelo e il diavolo.
Quello che una volta era per voi un paradiso, e che desideravate mantenere il più calmo e tranquillo possibile, diventa ora un campo, da cui conseguono una serie di battaglie campali. Questa lotta è una funzione dell’essere. Non è qualcosa che si può fare o non fare. Si può paragonare questo alla situazione di uno scassinatore chiuso dentro una cassaforte corredata involontariamente da una bomba, predisposta per esplodere ad un tempo sconosciuto. La bomba non può essere raggiunta e il fusibile e il timer non possono esser smontati fino a quando non si apre la cassaforte. Lui con conosce la combinazione della cassaforte ma ha tutti i suoi strumenti da ladro la sua conoscenza di casseforti e serrature. Lui deve lavorare in modo rapido ed efficace. Allo stesso tempo, non deve pensare nemmeno una volta alle possibili conseguenze, mentre lavora per liberarsi da questa situazione. Se anche per un attimo perde se stesso, quello sarebbe potuto essere il momento cruciale a lui altrimenti necessario. Forse il margine di errore è solo un momento. In questo caso la bomba esplode e lui è morto. Anche se, deve lavorare sotto estrema pressione, non deve permettere alle tensioni di interferire con le sue abilità. È così che si si deve lavorare con l’animale per dominarlo. Dovete diventare un professionista a tutti gli effetti. Vari fattori nel padroneggiare l’animale diventano importanti, quando prima non lo erano. Per stare con, si deve essere molto furbi. In questo modo, si possono esigere delle promesse dall’animale in cambio di piccole cose – ma queste piccole concessioni devono essere innocue; e, se possibile, capricciose. Per esempio, si può permettere all’animale di “andare allo zoo per un giorno” in cambio del fare una buffa faccia di fronte a tutti. Si deve offrire qualcosa di innocuo, ma interessante per l’animale, in cambio di qualcosa di piccolo che all’animale non dispiccerebbe fare come compito di pagamento. Se non si riesce a pensare immediatamente a un metodo di pagamento per l’animale, non si deve farlo.  Solo con uno scambio preciso questa tecnica di lavoro è realmente efficace. Questo metodo è chiamato fattore di contrattazione.
Dopo che la promessa è stata fatta, all’animale è data la sua ricompensa. Questo è il fattore di ricompensa. L’animale potrebbe non essere totalmente soddisfatto, ma la ricompensa non può essere negata. L’animale si arrabbia molto e si acciglia pericolosamente. Per negoziare con l’animale, bisogna sapere molto bene ciò che l’animale vuole. Qualsiasi aiuto usato nel fare affari con l’animale è chiamato fattore di assistenza. Possono essere Armagnac, sigarette, caffè turco. Ci vuole esperienza per essere in grado di utilizzare i fattori di assistenza. Si deve rendere l’animale piacevolmente brillo senza ubriacare se stessi. Studiare per trovare il fattore di vulnerabilità dell’animale.
Tuttavia è necessario nascondere la propria vulnerabilità. 
Nella negoziazione con l’animale, tu devi sapere quando essere capace di dire “no” e quando non esserlo. Se tu provi a fermare l’animale e gli permetti di disobbedire, anche una sola volta, non potrà ma più obbedirti. Non ti prenderà sul serio. Si deve dire “no” solo quando si ha la volontà di far rispettare quel “no”.

Traduzione Mariangela Mattoni


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