Le diete secondo i gruppi sanguigni
A
inizio ‘900 Karl Landsteiner
condusse alcune ricerche e raggiunse il Nobel per la scoperta dei gruppi
sanguigni, studi proseguiti da Alfredo
De Castello e Adriano Sturli, Emil von Dungern e Ludwig Hirszfeld.
Nel
1957 il dr. Edomndo Damoni scrive
una tesi sulla correlazione tra alcune patologie e i gruppi sanguigni.
Nel
1960 James D’Adamo, naturopata americano iniziò a sperimentare sui suoi
pazienti diete differenziate in base al gruppo sanguigno. Suo figlio, Peter
D’Adamo (naturopata) ha proseguito le sue ricerche trovando conferme che
illustrò sui suoi libri.
La sua
ipotesi è che i gruppi sanguigni si sono differenziati grazie alla diversa
alimentazione adottata dalle varie popolazioni durante l’evoluzione del genere
umano.
Ciò è
supportato dal fatto che i gruppi sanguigni siano comparsi in epoche storiche e
in regioni geografiche diverse, anche se mancano sperimentazioni scientifiche
che convalidano l’ipotesi.
Il
gruppo sanguigno, quindi, non serve solo a identificare il tipo di sangue
necessario per le trasfusioni e i trapianti di organi, pratiche che la Natura
non ha mai previsto.
Esso
rappresenta l’espressione più comprensibile e immediata delle nostre
caratteristiche immunitarie.
Vi sono
quattro gruppi sanguigni: 0, A, B, AB.
Il loro
sviluppo è una conseguenza della capacità di adattamento dell’uomo
all’ambiente.
Gruppi sanguigni:
TIPO 0 = gruppo più antico, quello degli antenati predatori. Allora le proteine della carne fornivano l’energia necessaria. Possiede un sistema immunitario forte e reattivo.
TIPO A = gruppo stanziato e agricoltore che addomestica anche gli animali. L’alimentazione con i cereali integrali e lo stile di vita in villaggi, modificò il sistema immunitario, potenziandolo nei confronti di nuovi agenti estranei, e l’antigene A si potenziò.
TIPO B = gruppo di pastori, nomadi e bellicosi (nelle zone fredde e montagnose sopra il Pakistan e l’India), per difendere i propri greggi, usando prodotti lattei derivati di ovini e caprini, potenziando l’antigene B.
TIPO AB
= gruppo recente e raro, ma anche il più equilibrato, oggi presente in meno del
5 per cento della popolazione. Ha ereditato la tolleranza di entrambi i tipi A
e B e si è anche specializzato nella produzione di anticorpi (infatti può ricevere sangue da tutti ma può donarlo
solo al tipo AB, altrimenti distruggerebbe tutti i globuli rossi dell’estraneo).
Da una parte gli anticorpi prodotti in grande numero gli consentono una
migliore difesa alle infezioni, dall'altra però, generano qualche difficoltà
nel riconoscimento di sostanze estranee in possesso di antigeni A o B.
I brevi ritratti degli appartenenti ai quattro gruppi sanguigni, benché siano basati sull'esperienza di anni di lavoro e di contatto diretto con i pazienti, sono indicativi e costituiscono una cornice all'interno della quale sono possibili infinite variazioni.
I brevi ritratti degli appartenenti ai quattro gruppi sanguigni, benché siano basati sull'esperienza di anni di lavoro e di contatto diretto con i pazienti, sono indicativi e costituiscono una cornice all'interno della quale sono possibili infinite variazioni.
Le
persone del GRUPPO 0 hanno un
sistema immunitario molto reattivo. Manifesta risposte immunitarie in tempi
brevi, e può sviluppare anche patologie in tempi brevi così come può recuperare
velocemente.
Hanno un
sistema digerente abbastanza robusto, produce acido gastrico in abbondanza
riuscendo così a digerire la carne con facilità, ma faticando nella digestione
di cereali e latticini.
Non
hanno bisogno di seguire ritmi biologici cadenzati nell’assunzione di cibi.
Sono
molto sensibili ai nuovi influssi e ai cambiamenti, in genere possiedono una
buona dose di resistenza, ottimismo e intuizione.
Le
persine del GRUPPO A hanno un
sistema immunitario non molto robusto e poco combattivo verso le infezioni.
Hanno un
sistema digerente sensibile e delicato e una certa difficoltà nella digestione
delle proteine e dei grassi animali (specie quelli mammiferi).
Digerisce
meglio le proteine di: pesce, legumi, semi oleosi e carboidrati.
Hanno
maggior bisogno di seguire ritmi biologici cadenzati nell’assunzione di cibi.
Hanno
buone capacità di adattamento, una personalità tranquilla e uno spiccato
spirito di collaborazione che si trasforma in abilità relazioni e buone
capacità di lavorare in gruppo.
Le
persone del GRUPPO B hanno un
sistema immunitario piuttosto robusto, forte e resistente alle patologie.
Hanno
un sistema digerente robusto e adattabile ai cambianti dietetici.
Sono
portate a consumare molti alimenti ad ogni pasto.
Sono
poche le sostanze che li danneggiano veramente (glutine, mais, pomodoro,
maiale).
Sono
persone abbastanza abitudinarie, stabili nel mutamento.
Possiedono
buone capacità relazionali e buon equilibrio fisico, psichico ed emotivo.
Le
persone del GRUPPO AB hanno un
sistema immunitario per alcuni versi simile a quello del gruppo A, molto
tollerante e spesso aperto verso virus, batteri e patologie, ha tempi di
risposta piuttosto lenti. Necessita di essere rafforzato. Impiegano molto tempo
a manifestare le patologie, e hanno lunghi tempi di recupero.
Hanno
un sistema digerente sensibile, in genere tollerano un’alimentazione onnivora
equilibrata.
Sono
persone intuitive e aperte verso gli altri e il mondo esterno, hanno la
necessità di sentirsi liberi e, nello stesso tempo, hanno bisogno di un certo
radicamento esistenziale; si riallacciano, in questo modo, alle diverse
modalità di vivere dei gruppi A e B e le rendono complementari.
Questo gruppo è l’esito
dell’unione tra i gruppi A e B, è il più recente e raro nel mondo.
Intervista al dott. Piero Mozzi
(Telecolor)
Il cibo
è all’origine di molte patologie.
Perché
il cibo sono sostanza che entrano a stretto contatto con il nostro sistema
immunitario e se noi siamo programmati per tollerarle ci daranno un grande
aiuto altrimenti ci daranno dei grossi problemi.
È che
nessuno vuole capire che la vita è regolata da leggi semplici, noi siamo degli
ingranaggi della natura, ogni cosa in natura ha il proprio ruolo.
La
dieta del gruppo sanguigno è una grande intuizione che poi non va preso come un
dogma. Il gruppo del sangue è l’espressione del nostro sistema immunitario che
è caratteristico di ognuno di noi. E dietro a questo sistema immunitario c’è
scritto ciò che possiamo o non possiamo tollerare.
Questa
è una verità che purtroppo viene disconosciuta.
In base
al proprio gruppo sanguigno ci sono delle famiglia di alimenti che non sono
adatte alla nostra salute e altre che lo sono. Ormai ci alimentiamo in base a
ciò che l’industria alimentare ci propone, a ciò che la cosiddetta scienza dice
che è adatto a noi.
Il
glutine è un nemico individuato. I cereali non sono adatti a questo tipo di
vita, specie alla vita sedentaria, e soprattutto una vita che non è più
governata dalla selezione naturale, ma è governata dalla medicina che
praticamente tiene in vita tutti quanti.
Una
delle leggi supreme della natura è quella della selezione naturale.
Oggi ci
sono molti celiaci perché non c’è più la selezione naturale che cancellava dal
pianeta i portatori di un DNA che non tolleravano il glutine. Da quando sono
comparse le allergie respiratorie inesistenti, da quando è sorto l’allattamento
artificiale (al cui interno ci sono delle malto destrine che sono ricavate dai
cereali) da quando vengono dati alimenti ricchissimi di glutine, (a cominciare
dai biscottini sciolti nel latte ed anche le pastine agglutinate).
Possiamo
salvare qualche cereale ma con molta parsimonia:
Quelli
con il glutine: frumento, farro, kamut, orzo, avena, segale
Quelli
senza glutine: quinoa, grano saraceno (sviluppa pressione alta e glicemia),
mais, amaranto, riso, miglio (il miglio contiene molto amido quindi o lo
smaltiamo oppure si accumula)
Siamo
programmati per fare un sacco di attività fisica, come tutti gli animali.
Il
latte e i latticini possono rappresentare un grave pericolo per la salute
(creano infertilità sia femminile che maschile). Il latte contiene degli ormoni
di specie che entrano in conflitto con quelli umani. Contiene delle proteine,
degli zuccheri e soprattutto degli ormoni che sono altamente specifici per ogni
specie animale. Quindi il latte bovino è altamente specifico per i bovini.
Quindi gli ormoni del latte vaccino contrastano con i nostri, soprattutto con
quelli femminili, andando a colpire l’apparato riproduttivo.
La
frutta contiene zucchero, e come tutti gli zuccheri, sono carboidrati, quindi o
li si smaltiscono o possono creare dei problemi, specie alle persone del gruppo
zero.
Cercate
di essere curiosi e non stancatevi mai di sperimentare
Per informazioni:
Società Cooperativa Mogliazze
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Località Mogliazze, 1, 29022 Bobbio (PC)
e-mail: info@mogliazze.it
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