Gli esseni identificarono
molto bene il ruolo dei rapporti umani, dividendoli i 7 tipologie o specchi, i
quali, ci ricordano che in ogni momento della vita, la nostra interiorità ci è
rispecchiata da coloro che ci circondano.
https://www.macrolibrarsi.it/libri/__io-sono-me-i-7-specchi-esseni-libro.php?pn=2028
Questa tecnologia essena
ci aiuta a conoscerci e trasformare i nostri vincoli in
possibilità, plasmando il piombo in oro.
Grazie al profondo e
intenso lavoro di Gregg Braden, questa tecnologia è arrivata sino a noi e con il grosso contributo e impegno di
Arcangelo Miranda è divenuta molto più comprensibile.
Siamo noi gli artefici del
nostro destino, poiché, attraverso i nostri pensieri, le nostre emozioni e le
nostre azioni, possiamo modificare la nostra realtà. Cambiando la nostra realtà
daremo un piccolo contributo al resto dell’universo, come l’effetto farfalla, dove il batter d’ali
di una farfalla può produrre un grande cambiamento a migliaia di kilometri di
distanza.
PRIMO
SPECCHIO: riflette cosa io sono
nel presente
Coloro che mi circondano mi
rispecchiano ciò che sono io ora, ne presente. Se ho intorno a me rabbia,
delusione, frustrazione … quello è ciò che sono io ora.
Vediamo e critichiamo negli
altri le nostre colpe (senso di colpa per ciò che abbiamo o non abbiamo fatto)
Attacco qualcuno se la
situazione mi aggancia alla mia colpa. Se sono circondata da modelli
comportamentali che stimolano le mie azioni negative (che creano forme pensiero,
le quali sono sensibili agli stimoli esterni) io mi sento in quel modo.
SECONDO
SPECCHIO: riflette come giudico
nel presente
Se sono circondata da
personaggi irritanti, potrebbero rappresentare come io critico o giudico.
Il giudizio indica che io
rivoglio l’energia che mi è stata rubata o che ho perduto.
Critico gli altri per un
mio bisogno emozionale e così avrò intorno a me persone che mi “tradiranno” o
che mi “deluderanno” affinché io possa usare la critica.
TERZO
SPECCHIO: a cosa sto
rinunciando
Quando mi trovo di fronte
ad una persona che mi da una carica elettrica, che mi piace (spesso è il caso
dei famosi colpi di fulmine), che mi attrae magneticamente è perché questa
persone mi mostra caratteristiche che io avevo un tempo ma che ormai ho perduto.
Riconosciamo noi stessi nel riflesso dell’altro.
QUARTO
SPECCHIO: mi mostra le mie dipendenze
Adotto comportamenti che,
nell’arco del tempo, mi fanno riorganizzare la mia vita per accoglierli.
La compulsione attiva il
sistema dopaminergico, perché VOGLIO una cosa. Una volta raggiunta tale cosa il
corpo sprigiona endorfine e provo piacere. così in futuro voglio riottenere
quel tipo di piacere e innesco sempre più compulsioni sino a raggiungere una
dipendenza (da lavoro, da gioco, da sesso, da cibo, da alcol, da droghe …).
Utile imparare a osservare
noi stessi e a cominciare a dire di NO.
QUINTO
SPECCHIO: come mi rapporto
con il principio femmineo e mascolino, con il mondo e con il divino
Consideriamo qualcuno più
importante e così attuiamo la separazione dal tutto. Questo specchio ci mostra
i nostri genitori, ma in senso di principio maschile/divieto e
femminile/permesso e la nostra interazione con loro. Come vediamo questi due
principi così vediamo il mondo e il divino.
- Madre = femminile = permesso/CREAZIONE/apre lo spazio
- Padre = maschile = divieto/AUTORITÀ/chiude lo spazio
L’apertura di questo ciclo
è la fase madre e la chiusura è la fase padre.
Normalmente dovremmo avere
la fase di:
- ispirazione (perfettamente connessi alla nostra essenza)
- osservazione e creazione (apro lo spazio e creo/madre)
- identità ed esperienza (chiudo lo spazio e divento quella cosa/padre)
- ritorno all’Essenza come consapevolezza.
Ma
noi rimaniamo alla 3 fase dove l’identità diventa identificazione.
Il Quinto specchio si
attiva quando una creazione ha inizio (madre), noi ne assumiamo l’identità e poi
ci identifichiamo e dimentichiamo chi siamo realmente. Siamo in trappola,
lontani dalla nostra Essenza pensando di essere solo il nostro corpo e la nostra
storia.
Utile fare pulizia di
ricordi pesanti ma anche di idolatrie.
SESTO
SPECCHIO: l’oscura notte
dell’anima, ci mostra la mia vera essenza. Quando perdiamo tutto, allora
ci mostriamo per quello che siamo realmente, nudi, senza sovrastrutture di
protezione, possiamo vedere la nostra divinità. Occorre cominciare e rivolgerci
all’interno e avere fiducia in se stessi.
Rapporti e relazioni
seguono alti e bassi, e così anche gli andamenti della vita, se voglio
possedere, so che posso perdere. Ma la vita tende all’equilibrio e nel momento
in cui affrontiamo le grandi sfide troveremo in noi gli strumenti per
affrontarle. Perché le grandi sfide compiano solo quando abbiamo la possibilità
di affrontarle.
SETTIMO
SPECCHIO: mi mostra che ogni esperienza è
già perfetta così com’è
Continuo a fare paragoni e
a entrare in competizione per dimostrare il mio valore. Ma nei confronti mi
riferiscono sempre a modelli esterni. Mentre invece, devo essere io il solo
modello di riferimento per i miei risultati raggiunti. Ogni cosa che faccio è
già perfetta così.
Fonti:
Gregg Braden "Camminare tra i due mondi" VHS
Arcangelo Miranda "Io Sono Me" e-book