Translate

M. PROCLAMATO: Il Numero di DIO


Michele Proclamato utilizza il NUMERO come strumento d'indagine, attraverso il quale fa un excursus tra mitologia, arte, filosofia, religione, antropologia, simbolismo, cura ... 

Dopo aver decodificato il rosone della chiesa della sua città, l'Aquila, passando per la Lista Reale Sumera, il Calendario di Dendera, i Maya, i Greci (specie con Pitagora e Platone), e molte altre civiltà, e non ultimo L’Uomo di Dio, Giordano Bruno, trova quella che si può tranquillamente definire una LEGGE UNIVERSALE, ossia la LEGGE DELL’OTTAVA: la rappresentazione geometrica del frutto della creazione.

Ogni rosone è quindi un concentrato di conoscenza atto a concepire come si comporta Dio.

Giunge così, grazie alla sua intuizione e a quello che lui stesso chiama il suo DONO, alla rappresentazione della precessione degli equinozi, che come un mantra ci viene riproposta nell’arco dei secoli, attraverso il simbolismo nascosto (delle cattedrali e non solo), o tramite la geometria sacra, grazie ad una conoscenza superiore decisamente ultraumana.

Questa conoscenza simbolica ci viene oggi ripresentata attraverso i Cerchi che nel grano, che negli anni hanno subito duri colpi dalla stampa e sono stati bypassati dalla scienza ufficiale (perché fenomeni non spiegabili), sono stati lasciati nell’ombra in quanto opere fastidiose e quindi immeritevoli di essere approfondite.

Ma nei cerchi del grano, il trionfo è quello del simbolo, di quel simbolo che come asseriva Platone, ha il suo scopo nella REMINISCENZA, osservare il simbolo infatti, ha un effetto su di noi, ci apre alla capacità di ricordare la “Matrice”.
Ricordare è qualcosa di archetipico nell'anima, necessario al nostro sapere e alla nostra vita

Un breve stralcio dei suoi studi: 
La precessione degli Equinozi ha un movimento dell’asse terrestre (nord-sud) che per effetto dell’attrazione Luni-Solare e dell’anomala disposizione delle masse emerse, descrive un’ipotetica ellisse celeste con effetto retrogrado rispetto alla Rotazione Terrestre.
Il tutto avviene in 25.920 anni.
Il Sole nel giorno dell’Equinozio di primavera sorgerà mantenendo dietro di sé una nuova costellazione zodiacale.
Essendo anche questo movimento assiale suddiviso in 360° celesti, ad ogni 30° di spostamento, corrisponderanno 2.160 anni di permanenza zodiacale.
A questo si aggiunge che l’asse terrestre per compiere un solo grado di spostamento impiega 72 anni.

Il 72 è definito numero cosmico, ed i suoi multipli furono tenacemente inseguiti e trovati in tutti i miti.
72 sono i cospiratori che tramano contro Osiride
72 sono i nomi di Dio
72 sono i templi di Ankor in Cambogia
72 sono gli apostoli di Gesù al momento della sua morte
72 sono gli angeli nell’Ebraismo
72 erano le monete da pagare per l’affiliazione alla Triade cinese segreta
72 è il numero della Cattedrale di Chartres
72 sono le regole da seguire per i templari
7.200 litri di sangue sono pompati in media dal cuore nell’arco della giornata (2.628.000 in un anno e 26.000 atti respiratori)
Le 24 ore risultano suddivise in 1.440 minuti (multiplo del numero cosmico 72)

Il fenomeno della precessione Luni-Solare provoca dunque un lento spostamento dell’asse terrestre che descrive nella volta celeste un moto conico che si chiude quindi in 25.920 anni.

(Nutazione, o moto di oscillazione dell’asse di rotazione e precessione, ossia la rotazione dell’asse attorno alla verticale, sono effetti secondari dell’attrazione Luni-Solare sulla Terra, dovuti al rigonfiamento equatoriale)

La fisica quantistica dimostra come la realtà non sia altro che il frutto di un meraviglioso connubio di onde, che a seconda della loro frequenza, conferiscono a quest’ultima le caratteristiche da noi conosciute. Tutti gli stati della materia, da quello solido a quello gassoso, si differenziano attraverso il tipo di frequenza.
L’uomo ha capacità uditive, come gli animali dimostrano, piuttosto limitate e quindi oltre a ciò che può sentire vi è una vastissima gamma di suoni compresi fra gli ultra, e gli infrasuoni per lui inudibili. Il suono è quindi “creatore” e secondo alcune civiltà antiche, ogni uomo nasceva con un suono ben preciso.

Nel mondo musicale esiste l’”intervallo di quinta” che nasconde dei risvolti.
Immaginate di prendere una corda vibrante, di dividerla in tre parti, e di far vibrare o suonare solo due parti delle tre; in questo modo voi avete un intervallo detto di “quinta”.
La porzione vibrante rimanente, pari a 2/3 se “suonata”, emetterà un suono detto di “quinta”, ma all’ottava superiore, per una legge ben precisa che vuole l’altezza di un suono indirettamente proporzionale alla lunghezza della corda che lo emette.
Volendo riassumere il tutto, l’intervallo di quinta rappresenta i 2/3 della corda data, mentre l’intervallo pari a 1/3 riprodurrà la quinta superiore.

Perché la civiltà Babilonese suddivideva il suo numero astronomico partendo dai suoi 2/3?

Perché il DNA donatoci (forse) dagli Annunaki era parti a 2/3 + 1/3 preso da un essere quasi umano?

Perché il messaggio processionale presente in tutto il mondo, veniva suddiviso nei rosoni come nei diametri delle Tre Ottave secondo le tesse frazioni?

Grazie a Pitagora e al suo leggendario “monocordo” posso dare una risposta forse definitiva.
Egli definiva il “Mondo Manifesto” come il frutto di cinque intervalli di quinta così disposti: 2/3+2/3+2/3+2/3+2/3, ma musicalmente parlando, la somma di cinque intervalli di quita è pari a Tre Ottave, le quali possono essere indicate o con tre 2 (222) o con tre 8 (888), esattamente come il Labirinto di Collemaggio.
Le Tre Ottave avevano non solo una spiegazione Precessionale ma anche una Sonica.
Tutto è apparentemente “duale” nella realtà, ma tra due elementi che si oppongono ne esiste un terzo (2/3) che li unisce.

Alcuni esempi. La luce che vediamo è l’anello di congiunzione tra due aspetti, uno corpuscolare e l’altro ondulatorio. L’elemento liquido collega lo stato gassoso a quello solido. Il Nucleo è formato da Protoni e Neutroni (due elementi) intorno al quale ruotano gli Elettroni (terzo elemento) rappresentando così la struttura intima di ogni cosa.
Tre particelle chiamate Quark, a loro volta compongo il protone, le quali obbediscono ad una specie di colla o forza detta “Gluconica”.
L’asse terrestre ha un’inclinazione di 23,5°, che permette il susseguirsi delle stagioni, mentre l’uomo porta evidente tale rapporto ovunque, a partire dalle 23 coppie di cromosomi, patrimoni essenziali per la sua razza; o i quattro componenti chimici principali alla base del DNA: Timina, Adeina, Citosina, Guanina che sono collegati rispettivamente da due o tre atomi di Idrogeno …
L’RNA sceglie tre elementi dei quattro disponibili nel DNA e li agglomera utilizzando miliardi di possibilità, il frutto di questo lavoro, fatto alla velocità della luce, sono diciamo così, 64 parole costituite tutte da tre lettere. Da questa “frase chimica” verrà al mondo ogni essere vivente.
(64x3=192; tale cifra rappresenta il numero di lettere con cui viene creato l’uomo.
(192 lettere genetiche sono i 2/3 di 288, riferimento conosciuto anche dagli Egizi.

L’uomo consuma dentro di sé ogni giorno eventi precessionali, utilizzando numeri e tempi precessionali per crescere e riprodursi.

24 ore = 1.440 minuti, multiplo di 72, che corrispondono a 86.400 secondi, così l’uomo vive 1/3 della Precessione ogni giorno, questo vuol dire che a livello di secondi, ogni tre giorni completiamo un ciclo dell’asse terrestre.
Tale rapporto venne rispettato anche nelle misure, come nei particolari costruttivi di monumenti tuttora inspiegabili come le Piramidi di Giza.
L’altezza della grande piramide di Cheope è uguale al diametro equatoriale terrestre diviso 1/3 della Precessione degli Equinozi, quindi 12.756 km, 326 metri : 8.640 = 147.46 metri; mentre il lato della base della Piramide è uguale alla circonferenza equatoriale terrestre divisa in “/3 della Precessione. Di conseguenza 40.077 km:17.280=231.92 metri.

Quale tipo di rapporto intercorre fra il suono, l’uomo, la terra e il suo lentissimo movimento?

Le conoscenze pitagoriche a livello vibrazionale, mi erano state di grande aiuto ma ancora non riuscivo a capire come semplici “intervalli musicali” potessero essere lo stampo costruttivo di tutto l’Universo e perché solo la Precessione ne fosse coinvolta.
Nel 1967 un fisico svizzero, Hans Jenny, partendo dagli studi pionieristici di Ernest Chladni, diede vita alla “Cimatica”. Dimostrando come il rapporto suono-vibrazione-disposizione della materia, fosse basilare per capire la realtà che ci circonda dipenda dal micro al macroscopico, da suoni o vibrazioni inudibili per l’uomo. Vennero usate polveri finissime e liquidi, come la stessa acqua e proprio vedendo come essa reagiva a dosi crescenti di vibrazioni, finalmente riuscii a darmi la prima vera risposta in merito alla metrica precessionale e al rapporto fra essa e la mia ipotetica Legge Universale.
L’esempio riportato era costituito da 12 braccia, a loro volta suddivise in 3 zone. Gli spazi compresi fra le braccia liquide erano anch’essi 3 gruppi di 12. Avevo di fronte a me un rosone suddiviso in 36+37 parte, per un totale di 72. Moltiplicando 36x36, potevo ottenere un risultato inatteso ma già descritto dalla “matematica milionaria dei Sumeri”: 1.296; esso rappresenta il sesto passaggio precessionale (12.960 anni) ma se proprio volevo chiudere il cerchio, mi bastava un’ultima operazione frutto sempre della geometria sonora: 36x72= 2.592.
A questo punto mi fu semplice dedurre da che cosa proveniva la metrica processionale delle Tre Ottave, visto che persino una goccia d’acqua poteva condividerla: essa deriva dal suono.
Un suono o delle vibrazioni, diciamo sonore (di base) che seppure inudibili costringono l’Asse Terrestre a muoversi con una metrica si temporale o precessionale, ma di provenienza “sonora.
Insomma la terra nonostante la sua parte solida, è influenzabile a livello vibrazionale, grazie probabilmente alla sua enorme scorta di acqua e si comporta esattamente come la goccia d’acqua dell’esperimento di Jenny – a livello geometrico.
La Terra, come tutto ciò che si trova nell’universo è sottoposta ad influssi sonico-vibrazionali, il cui sunto numerico-simbolico sono le Tre Ottave.

Questo vuol dire che in un periodo imprecisato della storia umana qualcuno ci trasmise un sapere “sonico” sotto forma numerico, geometrico e costruttivo, partendo forse proprio da quella civiltà, culla di primati, localizzata nella fertile Mezza-Luna.

Molto probabilmente tutte le opere presenti sulla faccia delle Terra, di carattere megalitico, sono tuttora sintonizzate, a livello costruttivo, sulla frequenza delle Tre Ottave. La terra è quindi in risonanza con il resto dell’Universo e sicuramente lo scellerato, a volte, operato umano è avvertito in angoli e recessi dello spazio impensabili anche pe la nostra fantascienza.

Alla luce di queste deduzioni, i rosoni che tanto mi avevano insegnato, non erano altro che frequenze sonore in pietra, tutte riconducibili all’opera marmorea presente a Collemaggio.




Sito internet di Michele Proclamato: http://www.micheleproclamato.it/index.html



Michele ha pubblicato vari articoli sulla rivista Hera:
  • Un prisma fatto di tanti anni
  • Esce il 72 sulla ruota dell'Aquila
  • La svolta sumera
  • Un pianeta con due scienze ed uno zodiaco (parte quarta) 
  • L'inverosimile realtà (parte quarta)

Organizza Tour guidati alla scoperta dell'Abruzzo, Castel del Monte, la Puglia di Federico II, a Milano il Castello sforzesco, sala delle "Asse" di Leonardo da Vinci. 

Corsi e seminari 

1 commento:

  1. E' molto interessante come riesca a collegare tra loro vari simboli, in particolare il simbolo per eccellenza attraverso cui si è cercato il linguaggio universale: il numero (anche se nei numeri mi perdo!) Il mito del linguaggio universale cade quando incontra i parodossi della logica formale, vuoi vedere che considernado il numero come ciò che realmente è (un simbolo) riusciamo davvero a trovare qualcosa che possa accomunare l'intero genere umano?

    RispondiElimina