Cancelliamo, distorciamo e
generalizziamo l’informazione che ci giunge attraverso i sensi, utilizzando
determinati filtri interni di elaborazione. Questi filtri sono i metaprogrammi,
i valori, le credenze, gli atteggiamenti, le decisioni e i ricordi.
Vediamo i nostri filtri:
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Metaprogrammi: filtri
interni, agiscono a livello inconscio e sono privi di contenuto, ma filtrano la
nostra esperienza. Sono filtri di cancellazione e distorsione che aggiungono o
sottraggono elementi alle nostre generalizzazioni. Sono modi in cui manteniamo
la nostra identità, preservando o distruggendo le generalizzazioni che via via
facciamo.
Conoscere i metaprogrammi
aiuta a prevedere precisamente gli stati emotivi interni, e si possono usare
per anticipare il comportamento e le azioni altrui. I metaprogrammi non
inseriscono schemi rigidi ne stabiliscono cosa è giusto e cosa è sbagliato,
sono solo modi in cui le persone elaborano l’informazione.
Sono dei programmi interni di
filtri che usiamo inconsciamente per decidere a cosa prestare attenzione, sono
il modo in cui elaboriamo, conserviamo o distruggiamo le generalizzazioni nel
corso del tempo; sono il modo in cui costruiamo le generalizzazioni, diamo loro
una coerenza e la manteniamo nel tempo. Determinano la qualità della nostra
esperienza.
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Valori: operano a livello
inconscio, e sono il primo livello in cui i filtri hanno un proprio contenuto:
sono un filtro di valutazione. In base ai valori decidiamo se le nostre azioni
sono buone o cattive, giuste o sbagliate. Ognuno di noi ha modelli
diversificati del mondo (una propria rappresentazione interna di come è il
mondo), e i nostri valori sono in correlazione con tali modelli.
Sono quelle cose (o nozioni)
per le quali siamo disposti a utilizzare risorse, o per avere le quali
cerchiamo di ottenere risorse. I valori governano tutti i comportamenti umani.
I nostri valori sono spesso
il risultato di un modellamento
inconscio da parte delle persone che ci circondano. Adottiamo sistemi di
credenze e valori per adattarci.
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Credenze: convinzioni o
accettazioni che certe cose sono vere e reali. Sono anche generalizzazioni
sullo stato del mondo. Bandler sostiene che “le credenze sono quelle cose a cui
non possiamo sottrarci”. Sono interruttori che attivano e disattivano la nostra
capacità di agire nel mondo, perché se non credete nelle vostre possibilità di
fare qualcosa, non scoprirete mai se potete farlo. Le credenze sono agganciate,
o collegate, ai valori. Esse sono a un livello più conscio rispetto ai valori,
sono affermazioni che si basano sulle nostre rappresentazioni interne: su come
crediamo che sia il mondo.
Le credenze-nucleo e i
valori-nucleo hanno a che fare con la nostra identità, e si creano spesso
inconsciamente in un modo molto semplice prima degli otto anni, osservando i
nostri genitori interagire. Queste credenze e valori sono i più pervasivi.
Le incongruenze sono in genere il risultato di conflitti di valori
all’interno di una persona. Una persona che ha al suo interno dei conflitti di
valori, mostrerà o un’incongruenza simultanea (es. annuire e di “no”), o
un’incongruenza sequenziale (es. “voglio fare questo, ma …”). Se i valori non
sono in linea con i cambiamenti che avete fatto in terapia, i cambiamenti
regrediranno molto facilmente. La ristrutturazione con la compressione visiva e
altri procedimenti sono perfetti per trattare conflitti di valori e credenze.
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Atteggiamenti: costituiti
dai valori e dalle credenze. Spesso è più difficile produrre cambiamenti a
livello degli atteggiamenti piuttosto che a quello dei valori. Gli atteggiamenti si basano sui sistemi di
credenze. Poggiano su grappoli di sistemi di credenze e valori relativi a un
determinato argomento. Un atteggiamento è la somma totale delle nostre credenze
e dei nostri valori riguardo a un determinato argomento.
Per modellare un
comportamento oltre alle strategie dei procedimenti interni, agli stati interni
o alle emozioni e alla psicologia, bisognerebbe considerare due tipi di valori:
- i valori fonte di potere (es. portare a termine un impegno) e determinazione (es. libero arbitrio)
- i valori e le credenze di come agisco in relazione agli altri (es. lealtà).
Se operiamo cambiamento solo
a livello di strategie, di stato o fisiologia, quei cambiamenti avranno vita
breve. Invece con la Time Line, la compressione visiva e i cambiamenti di
valori, si produce un cambiamento più duraturo.
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Ricordi: influenzano le
percezioni di un individuo e la sua personalità, determinano ciò che siamo.
6
Decisioni: sono in
relazione con i ricordi. Riguardano ciò che siamo, specialmente quelle a
carattere limitativo, possono influenzare tutta la nostra vita. Possono
generare credenze, valori, atteggiamenti e perfino stili di vita possono
semplicemente influenzare le nostre percezioni nel corso del tempo.
Il problema di molte
decisioni è che sono state prese o inconsciamente o a un’età precoce, e sono
state poi dimenticate. Inoltre, possiamo decidere qualcosa in un determinato
momento e poi non riconsiderare le nostre decisioni a mano a mano che cresciamo
e che i nostri valori cambiano.
Decisioni e ricordi
individuali possono trovarsi a livello più o meno conscio rispetto a certi
valori, credenze e atteggiamenti.
L’informazione che viene
trattenuta ogni volta che realizziamo un rappresentazione interna (immagini
interne, suoni, dialogo, sentimenti) di qualche episodio, dunque, risulta
dall’azione di questi sei filtri. È la nostra rappresentazione interna che ci
porta a essere in un certo stato e genera una determinata fisiologia.
Questi filtri determinano le
nostre azioni.
Ma la RI (rappresentazione
interna) ossia la mappa non è il territorio.
Come
disponiamo tutti questi pezzi nella mente?
- Metaprogrammi (sono i più inconsci)
- Valori-nucleo
- Valori
- Credenze
- Atteggiamenti
I ricordi e le decisioni
possono trovarsi in qualunque punto di questa scala che va dall’inconscio al
conscio.
Osservando i propri valori li
potremmo dissociare e divenirne più coscienti, divenendo più coscienti anche
dei metaprogrammi.
Come cambiare i valori:
- Valutare la famiglia poiché il bambino imita i genitori. Come è stato il periodo dell’imprinting e del modellamento. Come erano i suoi genitori?
- Valutare gli amici durante il periodo della socializzazione.
- Valutare la religione.
- Valutare la scuola.
- Valutare la geografia del luogo ove siete cresciuti (es. sud, nord, est …)
- Valutare la prosperità economica
- Valutare se ci sono stati eventi importanti (es. guerre …)
- Valutare i media, la musica …
Fonte: TIME LINE. La ristrutturazione
dell’esperienza temporale con la programmazione neurolinguistica - Tad James,
Wyatt Woodsmall - Astrolabio editore