Per la maggior pare delle persone, sognare è semplicemente un rimescolamento delle impressioni della giornata, nel contesto dei desideri, delle paure e della personalità del sognatore.
Gli egizi e altri popoli
dell’antichità interpretavano sistematicamente i sogni allo scopo di decifrare
i messaggi da parte degli dèi. Si riteneva che i sacerdoti chiamati “maestri
delle cose segrete” svolgessero una funzione di intermediari. Con l’avvento
della scrittura, la scienza dell’interpretazione dei sogni fu messa per
iscritto. Un antico libro sull’interpretazione dei sogni, scritto in Egitto più
di duecento anni prima dell’era cristiana, è contenuto in quello che oggi è
noto come il papiro Chester Beatty.
I templi stessi erano
progettati allo scopo di mobilitare e potenziare l’attività della mente
inconscia, così come degli spiriti. In Grecia, ad esempio, il culto di Asclepio[1],
dio degli oracoli, era simboleggiato dal serpente, e coloro che volevano
ricevere un sogno spesso si recavano a dormire in luoghi frequentati dai
serpenti. Dopo aver compiuto gli elaborati rituali, il supplice solitamente
riceveva la visione di Asclepio nella figura di un uomo barbuto o sotto le
sembianze di un animale, e in molti casi al risveglio era completamente
guarito. Al culmine della loro popolarità, questi centri di Asclepio per
l’incubazione dei sogni si contavano a centinaia.
Casi di guarigione attraverso rituali del genere sono diffusi anche nelle culture sciamaniche contemporanee.
I sogni hanno ispirato anche
importanti progressi scientifici. Forse il più celebre fra tutti è la scoperta
della struttura molecolare del benzene da parte di Kekule. Questo è il suo
racconto:
“Mi ero distratto … Girai la
sedia verso il caminetto e caddi in un dormiveglia. Di nuovo gli atomi mi
saltellavano davanti agli occhi. I gruppi più piccoli questa volta si tenevano
quasi sempre sullo sfondo. L’occhio della mia mente, allenato alle visioni
ripetute dello stesso tipo, adesso distingueva formazioni più grandi di varie
forme. Lunghe catene … tutto si muoveva, contorcendosi e avvolgendosi come
serpenti. E poi che accadde? Un serpente si prese in bocca la coda, e poi, come
per scherno, si mise a roteare davanti ai miei occhi. Mi svegliai come se fossi
stato colpito da un fulmine; anche quella volta trascorsi il resto della notte
a cercare di risolvere le conseguenze di tutto ciò”.
Natura e classificazione dei sogni
Secondo il Buddha, tutta l’esistenza, tutti i dharma, e in pratica tutti i fenomeni sono assolutamente irreali e soggetti a repentino mutamento.
Nonostante le innumerevoli
condizioni che possono provocare i sogni, i sogni stessi, che sono il loro
prodotto, vengono generalmente raggruppati in due categorie principali: i sogni
di tipo più comune causati dalle tracce karmiche[2]
e i sogni che sorgono attraverso la chiarezza della mente.
All’interno della categoria
dei sogni causati dal karma, vi sono quelli legati principalmente ai tre stadi
di esistenza, ovvero il corpo, la voce (o energia) e la mente, e alle tensioni
psicologiche dell’individuo. Vi è poi un’altra classe fondamentalmente legata
alle tracce karmiche, la quale può avere tre cause: tracce di karma risalenti a
una vita passata, alla giovinezza e al passato più recente della persona.
[2] Tracce karmiche (tib. bag chags): secondo la teoria del karma, tutte le azioni sono seguite da conseguenze inevitabili, seppure non immediatamente. Il termine “tracce karmiche” si riferisce ai “semi” che esistono come potenzialità nascoste e che giungono a maturazione quando le cause secondarie necessarie sono presenti.
[1]
Asclepio (chiamato Esculapio dai romani) era ritenuto figlio di Apollo e fu
allevato dal centauro Chirone nella sua caverna. Divenuto un grande medico,
lasciò la dimora di Chirone per aiutare le genti della Grecia. Essendo uno
straordinario guaritore, alla fine i greci lo adottarono come un dio e gli
dedicarono templi, all’interno dei quali Asclepio volle che fossero posti dei
letti per i malati, istituendo così i primi ospedali. Camminava appoggiandosi a
un bastone attorno al quale erano attorcigliati due serpenti sacri (oggi il
simbolo della medicina), che si diceva conoscessero le cause e i rimedi delle malattie.
A volte faceva addormentare i suoi pazienti dando loro una “pozione magica”, e
ascoltava poi ciò che dicevano in sogno. Spesso le parole che uscivano dalle
loro bocche spiegavano la causa della malattia, e in base a queste informazioni
Asclepio riusciva a prescrivere una cura. I sacerdoti seguitarono a invocarlo
dopo la morte, ed egli continuò ad apparire nei sogni dei malati, dando
consigli riguardo ai metodi di guarigione.
Nessun commento:
Posta un commento