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martedì 1 dicembre 2020

Lo Yoga del sogno e la pratica della Luce Naturale – Namkhai Norbu

Per la maggior pare delle persone, sognare è semplicemente un rimescolamento delle impressioni della giornata, nel contesto dei desideri, delle paure e della personalità del sognatore.

Gli egizi e altri popoli dell’antichità interpretavano sistematicamente i sogni allo scopo di decifrare i messaggi da parte degli dèi. Si riteneva che i sacerdoti chiamati “maestri delle cose segrete” svolgessero una funzione di intermediari. Con l’avvento della scrittura, la scienza dell’interpretazione dei sogni fu messa per iscritto. Un antico libro sull’interpretazione dei sogni, scritto in Egitto più di duecento anni prima dell’era cristiana, è contenuto in quello che oggi è noto come il papiro Chester Beatty

I templi stessi erano progettati allo scopo di mobilitare e potenziare l’attività della mente inconscia, così come degli spiriti. In Grecia, ad esempio, il culto di Asclepio[1], dio degli oracoli, era simboleggiato dal serpente, e coloro che volevano ricevere un sogno spesso si recavano a dormire in luoghi frequentati dai serpenti. Dopo aver compiuto gli elaborati rituali, il supplice solitamente riceveva la visione di Asclepio nella figura di un uomo barbuto o sotto le sembianze di un animale, e in molti casi al risveglio era completamente guarito. Al culmine della loro popolarità, questi centri di Asclepio per l’incubazione dei sogni si contavano a centinaia.

Casi di guarigione attraverso rituali del genere sono diffusi anche nelle culture sciamaniche contemporanee.

I sogni hanno ispirato anche importanti progressi scientifici. Forse il più celebre fra tutti è la scoperta della struttura molecolare del benzene da parte di Kekule. Questo è il suo racconto:

“Mi ero distratto … Girai la sedia verso il caminetto e caddi in un dormiveglia. Di nuovo gli atomi mi saltellavano davanti agli occhi. I gruppi più piccoli questa volta si tenevano quasi sempre sullo sfondo. L’occhio della mia mente, allenato alle visioni ripetute dello stesso tipo, adesso distingueva formazioni più grandi di varie forme. Lunghe catene … tutto si muoveva, contorcendosi e avvolgendosi come serpenti. E poi che accadde? Un serpente si prese in bocca la coda, e poi, come per scherno, si mise a roteare davanti ai miei occhi. Mi svegliai come se fossi stato colpito da un fulmine; anche quella volta trascorsi il resto della notte a cercare di risolvere le conseguenze di tutto ciò”.


Natura e classificazione dei sogni

Secondo il Buddha, tutta l’esistenza, tutti i dharma, e in pratica tutti i fenomeni sono assolutamente irreali e soggetti a repentino mutamento.

Nonostante le innumerevoli condizioni che possono provocare i sogni, i sogni stessi, che sono il loro prodotto, vengono generalmente raggruppati in due categorie principali: i sogni di tipo più comune causati dalle tracce karmiche[2] e i sogni che sorgono attraverso la chiarezza della mente.

All’interno della categoria dei sogni causati dal karma, vi sono quelli legati principalmente ai tre stadi di esistenza, ovvero il corpo, la voce (o energia) e la mente, e alle tensioni psicologiche dell’individuo. Vi è poi un’altra classe fondamentalmente legata alle tracce karmiche, la quale può avere tre cause: tracce di karma risalenti a una vita passata, alla giovinezza e al passato più recente della persona.


Fonte: Lo Yoga del sogno e la pratica della Luce Naturale



[2] Tracce karmiche (tib. bag chags): secondo la teoria del karma, tutte le azioni sono seguite da conseguenze inevitabili, seppure non immediatamente. Il termine “tracce karmiche” si riferisce ai “semi” che esistono come potenzialità nascoste e che giungono a maturazione quando le cause secondarie necessarie sono presenti. 


[1] Asclepio (chiamato Esculapio dai romani) era ritenuto figlio di Apollo e fu allevato dal centauro Chirone nella sua caverna. Divenuto un grande medico, lasciò la dimora di Chirone per aiutare le genti della Grecia. Essendo uno straordinario guaritore, alla fine i greci lo adottarono come un dio e gli dedicarono templi, all’interno dei quali Asclepio volle che fossero posti dei letti per i malati, istituendo così i primi ospedali. Camminava appoggiandosi a un bastone attorno al quale erano attorcigliati due serpenti sacri (oggi il simbolo della medicina), che si diceva conoscessero le cause e i rimedi delle malattie. A volte faceva addormentare i suoi pazienti dando loro una “pozione magica”, e ascoltava poi ciò che dicevano in sogno. Spesso le parole che uscivano dalle loro bocche spiegavano la causa della malattia, e in base a queste informazioni Asclepio riusciva a prescrivere una cura. I sacerdoti seguitarono a invocarlo dopo la morte, ed egli continuò ad apparire nei sogni dei malati, dando consigli riguardo ai metodi di guarigione. 

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