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domenica 17 giugno 2012

Il tradimento della medicina

La medicina ufficiale, terza causa di morte:
  • Integratori alimentari 0,0001%
  • Punture d'ape 0,0008%
  • Punture d'insetti (altri) 0,0020%
  • Infortuni sportivi 0,0020%
  • Fulmini 0,0041%
  • Morsi d'animali 0,0048%
  • Corse a cavallo 0,0052%
  • Allergia da penicillina 0,010%
  • Scivoloni/cadute 0,019%
  • Incidenti elettrici 0,038%
  • Assideramenti 0,048%
  • Armi da fuoco (incidenti) 0,079%
  • Avvelenamento 0,17%
  • Asma 0,19%
  • Incendi casalinghi 0,19%
  • Annegamento 0,21%
  • Alimentazione 0,24%
  • Gas radon 0,62%
  • Assassini 0,94%
  • Suicidi 1,41%
  • Incidenti stradali 2,57%
  • Alcolismo 4,49%
  • Fumo 7,19%
  • Pratiche mediche (uso corretto di medicinali autorizzati 5,18% + errori medici 2,40%) 7,58%
  • Cancro 22,11%
  • Problemi cardiovascolari 47,00%

I dati della tabella 1 sono tratti da uno studio di Ron Law[1] basato su statistiche ufficiali degli USA. Con minime differenze numeriche da paese a paese, essi rispecchiano la stessa situazione per tutte le nazioni "occidentali". Nella tabella vengono utilizzati i valori minimi del range (non vogliamo essere accusati di esagerare).
Le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate, incidono per il 5,18% delle cause di morte; cosa che non viene mai pubblicizzata. (Fonte: Journal of the American Medical Association, dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni anno in USA muoiono migliaia di persone a causa degli effetti della semplice aspirina.
Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il  2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle 40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono 9.000 persone all'anno a causa di errori medici evitabili. (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti (menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.
Per contro, quando i medici scioperano il numero delle morti diminuisce nettamente!

La medicina è la prima causa di morte in USA.
(Ma anche negli altri paesi occidentali la situazione non è molto diversa)
In verità la situazione è anche peggiore di quanto appare dalla precedente sezione. Una ricerca statistica, più vasta e completa di quella di Ron Law, è stata pubblicata recentemente. I seguenti medici e ricercatori, Gary Null PhD, Carolyn Dean MD ND, Martin Feldman MD,  Debora Rasio  MD,  Dorothy Smith  PhD,  basandosi sui  dati statistici  pubblicati  in  molte  decine  di  lavori  scientifici,  hanno analizzato i risultati del sistema sanitario degli USA degli ultimi dieci anni. Nel dicembre 2003 il lavoro è stato pubblicato in 46 pagine scioccanti: “Death by Medicine” (Morte da Medicina).

Cause
Morti
Reazioni da farmaci in ospedale
106.000
Reazioni da farmaci non in ospedale
199.000
Errori medici
98.000
Piaghe da decubito
115.000
Infezioni ospedaliere
88.000
Malnutrizione
108.800
Procedure mediche non necessarie
37.136
Conseguenze da interventi chirurgici
32.000
Totale morti per medicina
783.936


Risulta che ogni anno in USA avvengono in media i seguenti decessi per le seguenti cause
I dati sono riferiti ampiamente per difetto.
Facciamo un confronto con altri due dati:
  • Morti per malattie cardiocircolatorie: 699.697
  • Morti per cancro                                      : 553.251

Il sistema sanitario risulta dunque essere la prima causa di morte, perfino davanti alle malattie cardiocircolatorie.
Per   quanto   riguarda i  farmaci,  e  intendiamo  i  farmaci regolarmente sperimentati e autorizzati, è ormai quasi di routine che, dopo un uso di 10 o 20 anni o più, si scopra che sono gravemente nocivi. Vengono ritirati dal commercio per essere sostituiti da altri, i quali alcuni anni dopo seguiranno lo stesso destino.
Due esempi.
I farmaci di sostituzione ormonale per ritardare la menopausa e sconfiggere  l'osteoporosi.  Ora si  è  scoperto  che  due  di  questi medicinali, il  Premarin  e  il  Prempro,  provocano cancro, embolia polmonare,    infarto    e    demenza.    In    USA,    dato    che    sono commercializzati da 40 anni, sono circa cento milioni le donne che lo hanno usato e che ora sono in pericolo.
Sull'autorevole    rivista    British    Medical    Journal    è    stata recentemente pubblicata una ricerca dell'Università di Nottingham sui rischi legati agli antidolorifici a cura di Julia Hippisley-Cox e Carol Coupland. Hanno tenuto sotto osservazione 9.218 pazienti che avevano già sofferto di un primo infarto. È risultato che l'assunzione di antidolorifici aumenta il rischio di infarto dal 21 al 55%, a seconda del principio attivo contenuto nel farmaco usato. In particolare ha destato preoccupazione il fatto che l'ibuprofen, contenuto in molti farmaci  e  considerato  estremamente  sicuro,  tanto  da  sostituire  il pericoloso  rofecoxib  (principio  attivo  del  Vioxx,  recentemente ritirato dal commercio), aumenta il rischio di infarto del 24%.
Ma i  medici  che  considerazione  hanno  di  ciò  che  stanno facendo? Bé, qui gettano la maschera! Nessun psichiatra si è mai sottoposto  ad elettroshock; la percentuale di medici che si  fanno operare è vicina allo 0%; il 70% degli oncologi dichiara che mai si farebbe sottoporre a chemioterapia.
Ma generalmente le persone pensano ai danni procurati dalla medicina come ad tassa più o meno inevitabile in cambio di infiniti vantaggi: allungamento della vita, guarigione da innumerevoli malattie, ecc... Anche in questo caso, dietro questa benevola credenza
popolare, si tiene nascosta una terribile verità. Questo e un elenco piu o meno completo dei principali mali che affliggono i corpi e le menti dei popoli di questo pianeta, con particolare riferimento a quelli dei paesi occidentali.
  • Cancro
  • Diabete
  • Ictus cerebrale
  • Infarto
  • Ipertensione
  • Paraplegia da incidente
  • Sindrome di Down
  • Morbo di Alzheimer
  • Morbo di Parkinson
  • AIDS
  • Sclerosi multipla
  • Distrofia muscolare
  • Asma
  • Artrosi
  • Allergie
  • Artrite reumatoide
  • Osteoporosi
  • Influenza
  • Raffreddore
  • Sclerosi laterale amiotrofica
  • Morbo di Crohn
  • Schizofrenia
  • Altre psicosi
  • Nevrosi
  • Malattie genetiche
  • Psoriasi
Queste malattie hanno tutte in comune una peculiarità: sono inguaribili. In verità questa caratteristica non e propria di queste patologie in se, questo e il carattere generale di tutta la medicina ufficiale: attualmente essa non guarisce alcuna malattia!
Bé,  trattamenti  sì,  c'è  ne  sono  tanti.  C'è  tutta  una  quantità impressionante di trattamenti di tutti i tipi: per migliorare la “qualità della vita”, per aumentare la sopravvivenza, per diminuire i sintomi, per  rallentare  il  decorso  della  patologia,  ecc,  ecc...  Ma  se  per guarigione intendiamo il fatto che prima c'era una malattia e ora non c'è più e che il paziente ora sta bene e non ha più bisogno di nessuna terapia...  ahimé!  sfido  chiunque  dei  miei  venticinque  lettori  che conosca una sola delle affezioni sopra elencate che trovi guarigione o   prevenzione  presso  la  medicina  ufficiale  dello  stato  e  delle
multinazionali farmaceutiche.

AIDS e Hiv, il virus inventato
Se chiedete spiegazioni sul fatto che l'Hiv sia la causa dell'AIDS a un “esperto”, a un “addetto ai lavori”, egli vi riferirà frasi del tipo: “non ce n'e bisogno; tutti ormai sanno che...”: Ma se volete andare a fondo della faccenda, se volete trovare e leggere la pubblicazione originale che riferisce della scoperta, dei metodi e dei risultati usati per arrivarci, ecc... come si usa per qualsiasi normale lavoro di ricerca scientifica, potrete passare il resto dei vostri giorni a
cercarla, dato che... non esiste!
Un giorno il premio Nobel per la chimica, Kary B. Mullis, scrivendo una relazione scientifica sull'AIDS, si accorse di non conoscere le fonti scientifiche che avvaloravano la frase che aveva appena scritto: “L'Hiv è la causa probabile dell'AIDS”. Anche se i suoi colleghi gli dicevano che non ce n'era bisogno perche ormai “si sa”, per serietà professionale, si mise a cercarle. Dopo due anni e una quindicina di congressi, aveva chiesto invano a quasi tutti quelli che pensava potessero dargli una risposta.
Finalmente ebbe l'occasione di avvicinare Luc Montagnier che era a S. Diego per tenere una conferenza. Ricordiamo che questo ricercatore è considerato dai media, assieme a Robert Gallo, lo scopritore dell'Hiv come causa dell'AIDS. Val la pena di sentire lo “storico” incontro dalla testimonianza di Mullis.
“Immaginavo che Montagnier sapesse la risposta. Cosi gli esposi il mio problema. Con un'occhiata stupita e condiscendente, Montagnier mi disse: Perché non cita il rapporto del Cdc? Risposi:Perche quel rapporto non risponde al quesito se l'Hiv sia o meno la probabile causa dell'AIDS, non e cosi? Certo, ammise lui, senza dubbio chiedendosi quando mi sarei tolto dalle scatole. Cercò sostegno con lo sguardo fra le persone che gli si erano radunate attorno, ma tutte, come me, avevano l'aria di aspettare una risposta
più definitiva. Perche non cita il lavoro sul Siv? mi suggerì il buon dottore.
Ho letto anche quello, dottor Montagnier, risposi. Ciò che accadde a quelle scimmie a me non ha fatto venire in mente l'AIDS. Inoltre quel lavoro scientifico e stato pubblicato solo un paio di mesi fa. Io sto cercando il lavoro originario in cui qualcuno ha dimostrato
che l'Hiv provoca l'AIDS. A questo punto, invece di rispondermi, il dottor Montagnier si allontanò rapidamente per andare a salutare un conoscente all'altro capo della sala”.

Ma come mai ad un certo punto si e cominciato a parlare di Hiv causa dell'AIDS?
Nel 1981 i virologi americani, che fino a quel momento avevano ricevuto finanziamenti faraonici per trovare il virus del cancro, si erano resi conto già da tempo del fallimento totale della loro ricerca e di essere ormai giunti alla fine di un vicolo cieco. Avevano tutti paura di perdere da un momento all'altro i loro grassi stipendi. Robert Gallo era uno di loro... così un giorno ebbe un colpo di genio che risolse i problemi finanziari suoi e di tutta questa gente.
Montagnier gli aveva spedito un virus trovato in un linfonodo di un omosessuale malato di AIDS e, dato che aveva appoggi politici, si fece organizzare una conferenza stampa dal ministro della Sanità, Margaret Heckler.
Lì, di fronte alla stampa mondiale, con gesto teatrale si tolse lentamente gli occhiali da sole e disse: “Signori, abbiamo trovato la causa dell'AIDS”.
Ecco: la fonte “scientifica” che Mullis cercava è questa.
Le cure, le statistiche, i test, le ricerche, ecc... poggiano tutte su questa fonte, cioè sul nulla!
Ma di cosa muoiono i malati d’immunodeficienza? Be, d’immunodeficienza, ovviamente; ma anche di “terapie”. Pensate che l'AZT, uno dei farmaci più usati in questa patologia, era stato accantonato dalla ditta farmaceutica che lo aveva sperimentato perché non serviva a niente e uccideva tutti i topi da laboratorio; un ottimo topicida, insomma. Lo tirò fuori dal “cassetto” dopo la “scoperta” di Gallo e lo riciclo ottenendone ottimi profitti.


Psichiatria
Lo sapete che i pareri di uno psichiatra hanno un peso tale nell'amministrazione della giustizia, che possono fare la differenza tra una condanna di 30 anni e un'assoluzione?
La psichiatria è qualcosa di semplicemente incredibile. E l'unica scienza democratica esistente al mondo. Infatti quando gli psichiatri vogliono stabilire una verità scientifica sulla mente, si riuniscono, votano e la stabiliscono a maggioranza (sic!). La cosa sarebbe molto umoristica se non ci fossero due fatti che gettano una luce sinistra su questa attività. Primo: la psichiatria, in tutta la sua storia, non ha mai, mai, mai guarito nessuno. Secondo: l'elettroshock, i letti di contenzione, le torture, le camicie di forza, le mutilazioni chirurgiche
al cervello, i manicomi e, più recentemente, gli psicofarmaci, vere e proprie droghe che distruggono la mente, non sono gli strumenti per guarire, ma una pratica abbietta che deve scomparire per sempre e al più presto dalla faccia del pianeta.
Sul logo dell'Associazione Psichiatrica Americana figura l'effige di Benjamin Rush,  considerato a ragione il  padre della moderna psichiatria. Questo individuo “scoprì” che tutti i neri sono malati di negritudine, una malattia affine alla lebbra che li rende degli esseri inferiori. Un suo collega, Samuel Cartwright invece scoprì che i neri che tentano di scappare dalla schiavitù hanno un disturbo mentale detto  drapetomania.  Trovò  anche  la  cura  per  questa  sindrome: frequenti frustate.
Che dire delle nuove “sindromi”, le patologie che gli psichiatri sfornano continuamente di anno in anno. Se andate in palestra, potete essere “sport-compulsivi”; se vi curate con l'omeopatia, anche per voi c'è una malattia mentale bella e pronta: la mania di curarsi con le medicine non convenzionali; se il vostro piccolo è troppo vivace, ha la   sindrome  di  iperattività  e  dovrà  prendere  un'anfetamina,  il metilfenidato, classificato dal Ministero della Salute come una delle droghe più pericolose.
Bisogna anche sapere che dei 170 esperti che contribuiscono alla stesura del manuale DSM (la “bibbia” della psichiatria, dove sono elencate tutte le sindromi), più del 50% ha avuto legami finanziari con case farmaceutiche che vendono medicinali per la cura di questi disturbi. Percentuale che diventa il 100% per i cosiddetti esperti che formano i gruppi di ricerca su disturbi del comportamento e psicosi.

Fonte: Il tradimento della medicina - http://www.aerrepici.org/





[1] Ron Law è direttore dell'Associazione Nazionale della Nuova Zelanda per gli integratori alimentari e membro di un gruppo di lavoro del governo neozelandese incaricato a suggerire nuove strategie per la riduzione degli errori medici.