La medicina ufficiale, terza causa di morte:
- Integratori alimentari 0,0001%
- Punture d'ape 0,0008%
- Punture d'insetti (altri) 0,0020%
- Infortuni sportivi 0,0020%
- Fulmini 0,0041%
- Morsi d'animali 0,0048%
- Corse a cavallo 0,0052%
- Allergia da penicillina 0,010%
- Scivoloni/cadute 0,019%
- Incidenti elettrici 0,038%
- Assideramenti 0,048%
- Armi da fuoco (incidenti) 0,079%
- Avvelenamento 0,17%
- Asma 0,19%
- Incendi casalinghi 0,19%
- Annegamento 0,21%
- Alimentazione 0,24%
- Gas radon 0,62%
- Assassini 0,94%
- Suicidi 1,41%
- Incidenti stradali 2,57%
- Alcolismo 4,49%
- Fumo 7,19%
- Pratiche mediche (uso corretto di medicinali autorizzati 5,18% + errori medici 2,40%) 7,58%
- Cancro 22,11%
- Problemi cardiovascolari 47,00%
I dati della tabella 1 sono tratti da uno studio di Ron Law[1] basato su statistiche ufficiali degli USA. Con minime differenze numeriche da paese a paese, essi rispecchiano la stessa situazione per tutte le nazioni "occidentali". Nella tabella vengono utilizzati i valori minimi del range (non vogliamo essere accusati di esagerare).
Le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate, incidono per il 5,18% delle cause di morte; cosa che non viene mai pubblicizzata. (Fonte: Journal of the American Medical Association, dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni anno in USA muoiono migliaia di persone a causa degli effetti della semplice aspirina.
Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il
2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle 40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono 9.000 persone all'anno a causa di
errori medici evitabili. (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia ogni anno 50.000
persone riportano danni permanenti
(menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.
Per contro, quando i medici scioperano il numero delle morti
diminuisce nettamente!
La medicina è la prima causa di morte
in USA.
(Ma anche negli altri paesi occidentali
la situazione non è molto diversa)
In verità la situazione è anche
peggiore di quanto appare dalla precedente sezione. Una ricerca statistica, più
vasta e completa di quella di Ron Law, è stata pubblicata recentemente. I
seguenti medici e ricercatori, Gary Null PhD, Carolyn Dean MD ND, Martin
Feldman MD, Debora Rasio MD,
Dorothy Smith PhD, basandosi sui
dati statistici pubblicati in
molte decine di
lavori scientifici, hanno analizzato i risultati del sistema
sanitario degli USA degli ultimi dieci anni. Nel dicembre 2003 il lavoro è
stato pubblicato in 46 pagine scioccanti: “Death by Medicine” (Morte da
Medicina).
Cause
|
Morti
|
Reazioni da farmaci in ospedale
|
106.000
|
Reazioni da farmaci non in ospedale
|
199.000
|
Errori medici
|
98.000
|
Piaghe da decubito
|
115.000
|
Infezioni ospedaliere
|
88.000
|
Malnutrizione
|
108.800
|
Procedure mediche non necessarie
|
37.136
|
Conseguenze da interventi chirurgici
|
32.000
|
Totale morti per medicina
|
783.936
|
Risulta che ogni anno in USA avvengono in media i seguenti decessi per le seguenti cause
I dati sono riferiti ampiamente per difetto.
Facciamo un confronto con altri due dati:
- Morti per malattie cardiocircolatorie: 699.697
- Morti per cancro : 553.251
Il sistema sanitario risulta dunque essere la prima causa di morte, perfino davanti alle malattie cardiocircolatorie.
Per quanto riguarda i
farmaci, e intendiamo
i farmaci regolarmente
sperimentati e autorizzati, è ormai quasi di routine che, dopo un uso di 10 o
20 anni o più, si scopra che sono gravemente nocivi. Vengono ritirati dal
commercio per essere sostituiti da altri, i quali alcuni anni dopo seguiranno
lo stesso destino.
Due esempi.
I farmaci di sostituzione ormonale per ritardare la
menopausa e sconfiggere
l'osteoporosi. Ora si è
scoperto che due
di questi medicinali, il Premarin
e il Prempro,
provocano cancro, embolia polmonare,
infarto e demenza.
In USA, dato
che sono commercializzati da 40
anni, sono circa cento milioni le donne che lo hanno usato e che ora sono in pericolo.
Sull'autorevole
rivista British Medical
Journal è stata recentemente pubblicata una ricerca
dell'Università di Nottingham sui rischi legati agli antidolorifici a cura di
Julia Hippisley-Cox e Carol Coupland. Hanno tenuto sotto osservazione 9.218
pazienti che avevano già sofferto di un primo infarto. È risultato che
l'assunzione di antidolorifici aumenta il rischio di infarto dal 21 al 55%, a
seconda del principio attivo contenuto nel farmaco usato. In particolare ha
destato preoccupazione il fatto che l'ibuprofen, contenuto in molti
farmaci e considerato
estremamente sicuro, tanto
da sostituire il pericoloso
rofecoxib (principio attivo
del Vioxx, recentemente ritirato dal commercio), aumenta
il rischio di infarto del 24%.
Ma i medici che
considerazione hanno di
ciò che stanno facendo? Bé, qui gettano la maschera!
Nessun psichiatra si è mai sottoposto
ad elettroshock; la percentuale di medici che si fanno operare è vicina allo 0%; il 70% degli
oncologi dichiara che mai si farebbe sottoporre a chemioterapia.Ma generalmente le persone pensano ai danni procurati dalla medicina come ad “tassa” più o meno inevitabile in cambio di infiniti vantaggi: allungamento della vita, guarigione da innumerevoli malattie, ecc... Anche in questo caso, dietro questa benevola credenza
popolare, si tiene nascosta una terribile verità. Questo e
un elenco piu o meno completo dei principali mali che affliggono i corpi e le
menti dei popoli di questo pianeta, con particolare riferimento a quelli dei
paesi “occidentali”.
- Cancro
- Diabete
- Ictus cerebrale
- Infarto
- Ipertensione
- Paraplegia da incidente
- Sindrome di Down
- Morbo di Alzheimer
- Morbo di Parkinson
- AIDS
- Sclerosi multipla
- Distrofia muscolare
- Asma
- Artrosi
- Allergie
- Artrite reumatoide
- Osteoporosi
- Influenza
- Raffreddore
- Sclerosi laterale amiotrofica
- Morbo di Crohn
- Schizofrenia
- Altre psicosi
- Nevrosi
- Malattie genetiche
- Psoriasi
Bé, trattamenti sì,
c'è ne sono
tanti. C'è tutta
una quantità impressionante di trattamenti
di tutti i tipi: per migliorare la “qualità della vita”, per
aumentare la sopravvivenza, per diminuire i sintomi, per rallentare
il decorso della
patologia, ecc, ecc...
Ma se per guarigione intendiamo il fatto che prima
c'era una malattia e ora non c'è più e che il paziente ora sta bene e non ha
più bisogno di nessuna terapia...
ahimé! sfido chiunque
dei miei venticinque
lettori che conosca una sola delle
affezioni sopra elencate che trovi guarigione o prevenzione presso
la medicina ufficiale
dello stato e
delle
multinazionali farmaceutiche.
AIDS e Hiv, il virus inventato
Se chiedete spiegazioni sul fatto che l'Hiv sia la causa
dell'AIDS a un “esperto”, a un “addetto ai lavori”, egli vi riferirà frasi del tipo:
“non ce n'e bisogno; tutti ormai sanno che...”: Ma se volete andare a
fondo della faccenda, se volete trovare e leggere la pubblicazione originale
che riferisce della scoperta, dei metodi e dei risultati usati per
arrivarci, ecc... come si usa per qualsiasi normale lavoro di ricerca
scientifica, potrete passare il resto dei vostri giorni a
cercarla, dato che... non esiste!
Un giorno il premio Nobel per la chimica, Kary B. Mullis, scrivendo
una relazione scientifica sull'AIDS, si accorse di non conoscere le fonti
scientifiche che avvaloravano la frase che aveva appena scritto: “L'Hiv è la causa probabile dell'AIDS”.
Anche se i suoi colleghi gli dicevano che non ce n'era bisogno perche ormai “si
sa”, per serietà professionale, si mise a cercarle. Dopo due anni e una quindicina
di congressi, aveva chiesto invano a quasi tutti quelli che pensava potessero dargli una risposta.
Finalmente ebbe l'occasione di avvicinare Luc Montagnier che era a S. Diego per tenere una conferenza. Ricordiamo che questo ricercatore è considerato dai media, assieme a Robert Gallo, lo scopritore dell'Hiv come causa dell'AIDS. Val la pena di sentire lo “storico” incontro dalla testimonianza di Mullis.
Finalmente ebbe l'occasione di avvicinare Luc Montagnier che era a S. Diego per tenere una conferenza. Ricordiamo che questo ricercatore è considerato dai media, assieme a Robert Gallo, lo scopritore dell'Hiv come causa dell'AIDS. Val la pena di sentire lo “storico” incontro dalla testimonianza di Mullis.
“Immaginavo che Montagnier sapesse la risposta. Cosi gli
esposi il mio problema. Con un'occhiata stupita e condiscendente, Montagnier mi
disse: ≪Perché
non cita il rapporto del Cdc?≫ Risposi:≪Perche quel rapporto non risponde al quesito se l'Hiv sia o
meno la probabile causa dell'AIDS, non e cosi?≫ ≪Certo≫, ammise
lui, senza dubbio chiedendosi quando mi sarei tolto dalle scatole. Cercò sostegno
con lo sguardo fra le persone che gli si erano radunate attorno, ma tutte, come
me, avevano l'aria di aspettare una risposta
più definitiva. ≪Perche
non cita il lavoro sul Siv?≫ mi suggerì il buon dottore.
≪Ho letto
anche quello, dottor Montagnier≫, risposi. ≪Ciò che accadde a quelle scimmie a me non ha fatto venire in
mente l'AIDS. Inoltre quel lavoro scientifico e stato pubblicato solo un paio
di mesi fa. Io sto cercando il lavoro originario in cui qualcuno ha
dimostrato
che l'Hiv provoca l'AIDS≫. A questo punto, invece di rispondermi, il dottor
Montagnier si allontanò rapidamente per andare a salutare un conoscente
all'altro capo della sala”.
Ma come mai ad un certo punto si e cominciato a parlare di Hiv causa dell'AIDS?
Ma come mai ad un certo punto si e cominciato a parlare di Hiv causa dell'AIDS?
Nel 1981 i virologi americani, che fino a quel momento
avevano ricevuto finanziamenti faraonici per trovare il virus del cancro, si
erano resi conto già da tempo del fallimento totale della loro ricerca e di
essere ormai giunti alla fine di un vicolo cieco. Avevano tutti paura di
perdere da un momento all'altro i loro grassi stipendi. Robert Gallo era uno di
loro... così un giorno ebbe un colpo di genio che risolse i problemi finanziari
suoi e di tutta questa gente.
Montagnier gli aveva spedito un virus trovato in un
linfonodo di un omosessuale malato di AIDS e, dato che aveva appoggi politici,
si fece organizzare una conferenza stampa dal ministro della Sanità, Margaret
Heckler.
Lì, di fronte alla stampa mondiale, con gesto teatrale si
tolse lentamente gli occhiali da sole e disse: “Signori, abbiamo trovato la
causa dell'AIDS”.
Ecco: la fonte “scientifica” che Mullis cercava è questa.
Le cure, le statistiche, i test, le ricerche, ecc...
poggiano tutte su questa fonte, cioè sul nulla!
Ma di cosa muoiono i malati d’immunodeficienza? Be, d’immunodeficienza,
ovviamente; ma anche di “terapie”. Pensate che l'AZT, uno dei farmaci più usati
in questa patologia, era stato accantonato dalla ditta farmaceutica che lo aveva
sperimentato perché non serviva a niente e uccideva tutti i topi da
laboratorio; un ottimo topicida, insomma. Lo tirò fuori dal “cassetto” dopo la “scoperta”
di Gallo e lo riciclo ottenendone ottimi profitti.
Psichiatria
Psichiatria
Lo sapete che i pareri di uno psichiatra hanno un
peso tale nell'amministrazione della giustizia, che possono fare la differenza tra
una condanna di 30 anni e un'assoluzione?
La psichiatria è qualcosa di semplicemente incredibile. E
l'unica scienza democratica esistente al mondo. Infatti quando gli
psichiatri vogliono stabilire una verità scientifica sulla mente, si
riuniscono, votano e la stabiliscono a maggioranza (sic!). La cosa sarebbe
molto umoristica se non ci fossero due fatti che gettano una luce sinistra su questa
attività. Primo: la psichiatria, in tutta la sua storia, non ha mai, mai,
mai guarito nessuno. Secondo: l'elettroshock, i letti di contenzione, le
torture, le camicie di forza, le mutilazioni chirurgiche
al cervello, i manicomi e, più recentemente, gli
psicofarmaci, vere e proprie droghe che distruggono la mente, non sono gli
strumenti per guarire, ma una pratica abbietta che deve scomparire per sempre e
al più presto dalla faccia del pianeta.
Sul logo dell'Associazione Psichiatrica Americana figura
l'effige di Benjamin Rush, considerato a
ragione il padre della moderna
psichiatria. Questo individuo “scoprì” che tutti i neri sono malati di negritudine,
una malattia affine alla lebbra che li rende degli esseri inferiori. Un suo
collega, Samuel Cartwright invece scoprì che i neri che tentano di scappare
dalla schiavitù hanno un disturbo mentale detto
drapetomania. Trovò anche
la cura per
questa sindrome: frequenti
frustate.
Che dire delle nuove “sindromi”, le patologie che gli
psichiatri sfornano continuamente di anno in anno. Se andate in palestra,
potete essere “sport-compulsivi”; se vi curate con l'omeopatia, anche per voi
c'è una malattia mentale bella e pronta: la mania di curarsi con le medicine
non convenzionali; se il vostro piccolo è troppo vivace, ha la sindrome
di iperattività e
dovrà prendere un'anfetamina, il metilfenidato, classificato dal Ministero
della Salute come una delle droghe più pericolose.
Bisogna anche sapere che dei 170 esperti che contribuiscono
alla stesura del manuale DSM (la “bibbia” della psichiatria, dove sono elencate
tutte le sindromi), più del 50% ha avuto legami finanziari con case
farmaceutiche che vendono medicinali per la cura di questi disturbi.
Percentuale che diventa il 100% per i cosiddetti esperti che formano i gruppi
di ricerca su disturbi del comportamento e psicosi.
Fonte: Il tradimento della medicina - http://www.aerrepici.org/
[1] Ron Law
è direttore dell'Associazione Nazionale della Nuova Zelanda per gli integratori
alimentari e membro di un gruppo di lavoro del governo neozelandese incaricato
a suggerire nuove strategie per la riduzione degli errori medici.