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lunedì 20 ottobre 2014

Emodieta - Dr. Mozzi

Le diete secondo i gruppi sanguigni

A inizio ‘900 Karl Landsteiner condusse alcune ricerche e raggiunse il Nobel per la scoperta dei gruppi sanguigni, studi proseguiti da Alfredo De Castello e Adriano Sturli, Emil von Dungern e Ludwig Hirszfeld.

Nel 1957 il dr. Edomndo Damoni scrive una tesi sulla correlazione tra alcune patologie e i gruppi sanguigni.

Nel 1960 James D’Adamo, naturopata americano iniziò a sperimentare sui suoi pazienti diete differenziate in base al gruppo sanguigno. Suo figlio, Peter D’Adamo (naturopata) ha proseguito le sue ricerche trovando conferme che illustrò sui suoi libri.
La sua ipotesi è che i gruppi sanguigni si sono differenziati grazie alla diversa alimentazione adottata dalle varie popolazioni durante l’evoluzione del genere umano.
Ciò è supportato dal fatto che i gruppi sanguigni siano comparsi in epoche storiche e in regioni geografiche diverse, anche se mancano sperimentazioni scientifiche che convalidano l’ipotesi.

Il gruppo sanguigno, quindi, non serve solo a identificare il tipo di sangue necessario per le trasfusioni e i trapianti di organi, pratiche che la Natura non ha mai previsto.
Esso rappresenta l’espressione più comprensibile e immediata delle nostre caratteristiche immunitarie.

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I brevi ritratti degli appartenenti ai quattro gruppi sanguigni, benché siano basati sull'esperienza di anni di lavoro e di contatto diretto con i pazienti, sono indicativi e costituiscono una cornice all'interno della quale sono possibili infinite variazioni. 

Le persone del GRUPPO 0 hanno un sistema immunitario molto reattivo. Manifesta risposte immunitarie in tempi brevi, e può sviluppare anche patologie in tempi brevi così come può recuperare velocemente.
Hanno un sistema digerente abbastanza robusto, produce acido gastrico in abbondanza riuscendo così a digerire la carne con facilità, ma faticando nella digestione di cereali e latticini.
Non hanno bisogno di seguire ritmi biologici cadenzati nell’assunzione di cibi.
Sono molto sensibili ai nuovi influssi e ai cambiamenti, in genere possiedono una buona dose di resistenza, ottimismo e intuizione.

Le persine del GRUPPO A hanno un sistema immunitario non molto robusto e poco combattivo verso le infezioni.
Hanno un sistema digerente sensibile e delicato e una certa difficoltà nella digestione delle proteine e dei grassi animali (specie quelli mammiferi).
Digerisce meglio le proteine di: pesce, legumi, semi oleosi e carboidrati.
Hanno maggior bisogno di seguire ritmi biologici cadenzati nell’assunzione di cibi.
Hanno buone capacità di adattamento, una personalità tranquilla e uno spiccato spirito di collaborazione che si trasforma in abilità relazioni e buone capacità di lavorare in gruppo.

Le persone del GRUPPO B hanno un sistema immunitario piuttosto robusto, forte e resistente alle patologie.
Hanno un sistema digerente robusto e adattabile ai cambianti dietetici.
Sono portate a consumare molti alimenti ad ogni pasto.
Sono poche le sostanze che li danneggiano veramente (glutine, mais, pomodoro, maiale).
Sono persone abbastanza abitudinarie, stabili nel mutamento.
Possiedono buone capacità relazionali e buon equilibrio fisico, psichico ed emotivo.

Le persone del GRUPPO AB hanno un sistema immunitario per alcuni versi simile a quello del gruppo A, molto tollerante e spesso aperto verso virus, batteri e patologie, ha tempi di risposta piuttosto lenti. Necessita di essere rafforzato. Impiegano molto tempo a manifestare le patologie, e hanno lunghi tempi di recupero.
Hanno un sistema digerente sensibile, in genere tollerano un’alimentazione onnivora equilibrata.
Sono persone intuitive e aperte verso gli altri e il mondo esterno, hanno la necessità di sentirsi liberi e, nello stesso tempo, hanno bisogno di un certo radicamento esistenziale; si riallacciano, in questo modo, alle diverse modalità di vivere dei gruppi A e B e le rendono complementari.
Questo gruppo è l’esito dell’unione tra i gruppi A e B, è il più recente e raro nel mondo. 


                          Cercate di essere curiosi e non stancatevi mai di sperimentare


Fonte: La dieta del dottor Mozzi