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domenica 2 agosto 2015

Secret talk whit Mr. G. volume 2, capitolo 3 – E.J.Gold

Un mulo con la faccia rossa

Lo studio delle manifestazioni negative è un bene per voi; poi sarete in grado di registrare con chiarezza nelle vostre impressioni in fatto che tutte le azioni che adesso attribuite alla vostra iniziativa di fatto risultano interamente da influenze e che nulla viene da sé. Per effetto di questo esercizio apprenderete, senza alcun dubbio e senza argomenti provenienti dall’esterno, la vostra totale meccanicità ed anche che la maggioranza delle vostre manifestazioni è “negativa” in tutti i senso della parola.
Nel pulire la casa delle manifestazioni negative, fate particolare attenzione a quelle che offendono gli altri, io odio tutte le manifestazioni negative dal punto di vista del “lavoro”, e lo dimostro imitando le vostre posture, la vostra insofferenza ed il vostro tono di voce.

Domanda: Quando cerco veramente di ricordarmi di me stesso, produco una manifestazione particolare … Così, disse M., facendo una smorfia che fece molto ridere tutti …
“È vero, M. avete un bell’aspetto per provare. Quando cercate di ricordare voi stesso, a me sembrate un mulo con la faccia rossa!”.

Possiamo sentir parlare dei nostri possibili errori e stupide manifestazioni per anni, ma se non facciamo sforzi per vederli da soli rimangono dei “sentito dire” e noi siamo gli stessi che eravamo quando siamo venuti. Dobbiamo essere pronti a fare i nostri propri sforzi e a non dipendere da altri che ci dicono cose sul nostro conto.
L’uomo ordinario, così com’è, si rende conto soprattutto, per quanto sia in grado di farlo, dell’impressione che afa sugli altri, e si manifesta unicamente per compiacere chi lo ascolta e guadagnare in questo modo ammirazione. Se proviene dai sistemi ordinari di istruzione, tutta la sua vita preparatoria consiste nell’imparare il modo per ottenere ammirazione.
Naturalmente sia lui che gli altri devono continuamente far finta di non vedere quelle manifestazioni tonte, in cui si comportano peggio di una scimmia, e ciascuno nella propria vita ordinaria trascorre almeno una parte della giornata a preoccuparsi se è stato visto nei suoi aspetti peggiori.
L’uomo ordinario sceglie di rendersi conto solo di quelle manifestazioni che si confanno al suo amor proprio ed alla sua vanità, respingendo tutte le altre che finiscono per divenire parti invisibili del suo mondo esteriore. Questa separazione isola una manifestazione da un’altra, e genera un conflitto interiore. Queste sono contraddizioni interne che vedremo presto.
Possiamo imparare a vivere come uomini, non come macchine cui succede di assomigliare a degli uomini, e l’inizio di questo è imparare a non esprimere le manifestazioni negative.
Digiunare dal cibo ordinario può purificare alquanto l’organismo forzandolo a liberarsi dalle sostanze tossiche. Possiamo però anche digiunare in modo diverso: dalle manifestazioni inconsce, dall’apparire di emozioni negative non volute nel centro motore.
La pietà è divina, l’autocommiserazione è diabolica. Sia l’auto-commiserazione sia il sentimentalismo sono il risultato errato dello sforzo di generare un’emozione positiva dal nulla: la non-entità non può sentire un’emozione genuina. Un uomo che cerchi di sentire con il proprio centro motore esprime invece o sentimentalismo o auto-commiserazione. Ho incontrato molti uomini pii che nascondevano arroganza e auto-commiserazione sotto il mantello dell’umiltà e dell’amore per Dio.
Mantenere il sé è importante anche in un altro senso. L’uomo ha solo un numero limitato di impressioni e di manifestazioni. Economizzandole, risparmia energia per il lavoro e allo stesso tempo può prolungare la propria vita.
Quando siete tentati dal rispondere alle emozioni negative degli altri, ricordatevi del venditore americano: egli ha un’espressione “il Cliente ha sempre ragione” fate che sia il vostro motto e consentitevi l’umiliazione agli occhi degli altri di avere sempre torto o di essere in ogni caso stupido. Ciò può generare sofferenza per l’essere se potete creare un ponte verso il mondo interiore con l’affermazione “Voglio che questo sia per il mio mondo interiore”. Per creare rose per il mondo interiore dobbiamo avere le spine nel mondo esteriore. È una legge immutabile.

Qual è la manifestazione più difficile da osservare? Quelle piccole manifestazioni inconsce attraverso il centro motore. Più piccole sono, più difficilmente cadono.
La postura è una di queste “piccole cose” rispetto alla quale siamo per lo più ciechi. È la terza forza all’osservazione di sé. Camminare attraverso la morte (chiamare uno STOP) è la provincia del Gruppo di Lavoro (Fece vari esempi impiegando variazioni dell’esercizio dello STOP). Ciò connette gli esperimenti in movimento.
L’arte soggettiva fa uso della postura per suggerire emozione.
Possiamo apprendere da questo che la postura e l’emozione, almeno per l’uomo ordinario, sono collegate …
L’uomo ordinario può cadere preda dell’emozione suggerita dalla postura. Questo è il segreto di una forma di ipnotismo.

J. disse, “Avete parlato di grandi manifestazioni negative, ma stavate per dirci come vedere quelle piccole”.

G. disse in risposta, “J. Ha sempre fretta di andare da una parte o dall’altra. Tutto per lui deve essere un sistema così come lui comprende il sistema, organizzato in sequenza, tutto al suo posto come un salotto parlatorio inglese, e tutto servito su piatti d’argento, prima l’antipasto, poi la zuppa, poi il piatto, poi il dessert, e per finire, le noci.
Per vedere le più piccole manifestazioni negative, quelle più automatiche, dovete ricevere aiuto dall’esterno. Sono abitudini così piccole che non potete vederle senza aiuto. Per questo dobbiamo impiegare lo stop.
Un altro esperimento: scoprire le vostre manifestazioni “migliori” o “peggiori” e prenderne nota. Ciò obbliga a vedere in modo imparziale tutte le manifestazioni, naturalmente perderete una o due manifestazioni particolarmente rivoltanti, ma lasciatele per dopo, e selezionate la migliore o la peggiore. Può essere un buon modo di imparare. La migliore e la peggiore non saranno necessariamente la più grande o la più forte.
Qualunque idea, come la prima nota dell’ottava, ha un grande inizio, presto però diminuisce e si scioglie nel tutto di cui è solo una parte. Non addormentatevi nel mezzo di una C, suonate la nota ancora e ancora, è nuova ogni volta. Tenete acceso il fuoco, non dimenticate di fare un nuovo sforzo ogni giorno, non consentite che divenga automatico.

Se comprendete come suonare una nuova nota, comprendete tutto della legge dell’ottava. Perché un uomo si addormenta nel mezzo di una C? È la cosa più comoda per lui. Per l’uomo, per l’uomo ordinario, comodità è il secondo nome”. 


RE NUDO Numero 52 - Anno VI, luglio 2001 
Traduzione di Marco Maria Bonello: ibjbon@tin.it


Secret Talks with Mr. G. di E.J. Gold


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