Un mulo
con la faccia rossa
J. disse, “Avete parlato di grandi manifestazioni negative, ma stavate per dirci come vedere quelle piccole”.
G. disse in risposta, “J. Ha sempre fretta di andare da una parte o dall’altra. Tutto per lui deve essere un sistema così come lui comprende il sistema, organizzato in sequenza, tutto al suo posto come un salotto parlatorio inglese, e tutto servito su piatti d’argento, prima l’antipasto, poi la zuppa, poi il piatto, poi il dessert, e per finire, le noci.
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Lo studio
delle manifestazioni negative è un bene per voi; poi sarete in grado di
registrare con chiarezza nelle vostre impressioni in fatto che tutte le azioni
che adesso attribuite alla vostra iniziativa di fatto risultano interamente da
influenze e che nulla viene da sé. Per effetto di questo esercizio
apprenderete, senza alcun dubbio e senza argomenti provenienti dall’esterno, la
vostra totale meccanicità ed anche che la maggioranza delle vostre
manifestazioni è “negativa” in tutti i senso della parola.
Nel
pulire la casa delle manifestazioni negative, fate particolare attenzione a
quelle che offendono gli altri, io odio tutte le manifestazioni negative dal
punto di vista del “lavoro”, e lo dimostro imitando le vostre posture, la
vostra insofferenza ed il vostro tono di voce.
Domanda:
Quando cerco veramente di ricordarmi di me stesso, produco una manifestazione
particolare … Così, disse M., facendo una smorfia che fece molto ridere tutti …
“È vero,
M. avete un bell’aspetto per provare. Quando cercate di ricordare voi stesso, a
me sembrate un mulo con la faccia rossa!”.
Possiamo
sentir parlare dei nostri possibili errori e stupide manifestazioni per anni,
ma se non facciamo sforzi per vederli da soli rimangono dei “sentito dire” e
noi siamo gli stessi che eravamo quando siamo venuti. Dobbiamo essere pronti a
fare i nostri propri sforzi e a non dipendere da altri che ci dicono cose sul
nostro conto.
L’uomo
ordinario, così com’è, si rende conto soprattutto, per quanto sia in grado di
farlo, dell’impressione che afa sugli altri, e si manifesta unicamente per
compiacere chi lo ascolta e guadagnare in questo modo ammirazione. Se proviene
dai sistemi ordinari di istruzione, tutta la sua vita preparatoria consiste
nell’imparare il modo per ottenere ammirazione.
Naturalmente
sia lui che gli altri devono continuamente far finta di non vedere quelle
manifestazioni tonte, in cui si comportano peggio di una scimmia, e ciascuno
nella propria vita ordinaria trascorre almeno una parte della giornata a
preoccuparsi se è stato visto nei suoi aspetti peggiori.
L’uomo
ordinario sceglie di rendersi conto solo di quelle manifestazioni che si
confanno al suo amor proprio ed alla sua vanità, respingendo tutte le altre che
finiscono per divenire parti invisibili del suo mondo esteriore. Questa
separazione isola una manifestazione da un’altra, e genera un conflitto
interiore. Queste sono contraddizioni interne che vedremo presto.
Possiamo
imparare a vivere come uomini, non come macchine cui succede di assomigliare a
degli uomini, e l’inizio di questo è imparare a non esprimere le manifestazioni
negative.
Digiunare
dal cibo ordinario può purificare alquanto l’organismo forzandolo a liberarsi
dalle sostanze tossiche. Possiamo però anche digiunare in modo diverso: dalle
manifestazioni inconsce, dall’apparire di emozioni negative non volute nel
centro motore.
La pietà
è divina, l’autocommiserazione è diabolica. Sia l’auto-commiserazione sia il
sentimentalismo sono il risultato errato dello sforzo di generare un’emozione
positiva dal nulla: la non-entità non può sentire un’emozione genuina. Un uomo
che cerchi di sentire con il proprio centro motore esprime invece o
sentimentalismo o auto-commiserazione. Ho incontrato molti uomini pii che
nascondevano arroganza e auto-commiserazione sotto il mantello dell’umiltà e
dell’amore per Dio.
Mantenere
il sé è importante anche in un altro senso. L’uomo ha solo un numero limitato
di impressioni e di manifestazioni. Economizzandole, risparmia energia per il
lavoro e allo stesso tempo può prolungare la propria vita.
Quando
siete tentati dal rispondere alle emozioni negative degli altri, ricordatevi
del venditore americano: egli ha un’espressione “il Cliente ha sempre ragione”
fate che sia il vostro motto e consentitevi l’umiliazione agli occhi degli
altri di avere sempre torto o di essere in ogni caso stupido. Ciò può generare
sofferenza per l’essere se potete creare un ponte verso il mondo interiore con
l’affermazione “Voglio che questo sia per il mio mondo interiore”. Per creare
rose per il mondo interiore dobbiamo avere le spine nel mondo esteriore. È una
legge immutabile.
Qual è la
manifestazione più difficile da osservare? Quelle piccole manifestazioni
inconsce attraverso il centro motore. Più piccole sono, più difficilmente
cadono.
La
postura è una di queste “piccole cose” rispetto alla quale siamo per lo più
ciechi. È la terza forza all’osservazione di sé. Camminare attraverso la morte
(chiamare uno STOP) è la provincia del Gruppo di Lavoro (Fece vari esempi
impiegando variazioni dell’esercizio dello STOP). Ciò connette gli esperimenti
in movimento.
L’arte
soggettiva fa uso della postura per suggerire emozione.
Possiamo
apprendere da questo che la postura e l’emozione, almeno per l’uomo ordinario,
sono collegate …
L’uomo
ordinario può cadere preda dell’emozione suggerita dalla postura. Questo è il
segreto di una forma di ipnotismo.
J. disse, “Avete parlato di grandi manifestazioni negative, ma stavate per dirci come vedere quelle piccole”.
G. disse in risposta, “J. Ha sempre fretta di andare da una parte o dall’altra. Tutto per lui deve essere un sistema così come lui comprende il sistema, organizzato in sequenza, tutto al suo posto come un salotto parlatorio inglese, e tutto servito su piatti d’argento, prima l’antipasto, poi la zuppa, poi il piatto, poi il dessert, e per finire, le noci.
Per
vedere le più piccole manifestazioni negative, quelle più automatiche, dovete
ricevere aiuto dall’esterno. Sono abitudini così piccole che non potete vederle
senza aiuto. Per questo dobbiamo impiegare lo stop.
Un altro
esperimento: scoprire le vostre manifestazioni “migliori” o “peggiori” e
prenderne nota. Ciò obbliga a vedere in modo imparziale tutte le
manifestazioni, naturalmente perderete una o due manifestazioni particolarmente
rivoltanti, ma lasciatele per dopo, e selezionate la migliore o la peggiore.
Può essere un buon modo di imparare. La migliore e la peggiore non saranno
necessariamente la più grande o la più forte.
Qualunque
idea, come la prima nota dell’ottava, ha un grande inizio, presto però
diminuisce e si scioglie nel tutto di cui è solo una parte. Non addormentatevi
nel mezzo di una C, suonate la nota ancora e ancora, è nuova ogni volta. Tenete
acceso il fuoco, non dimenticate di fare un nuovo sforzo ogni giorno, non
consentite che divenga automatico.
Se
comprendete come suonare una nuova nota, comprendete tutto della legge
dell’ottava. Perché un uomo si addormenta nel mezzo di una C? È la cosa più
comoda per lui. Per l’uomo, per l’uomo ordinario, comodità è il secondo nome”.
RE
NUDO Numero 52 - Anno VI, luglio 2001
Traduzione di Marco Maria Bonello: ibjbon@tin.it
Secret Talks with Mr. G. di E.J. Gold