La geografia
montuosa del Guatemala sembra funzionare da perfetto contenitore per conservare
le sue tradizioni, miscelando l'eredità cattolica della Spagna e i rituali
indigeni precolombiani. Il centro storico di Città del Guatemala è uno dei
focus da cui emanano queste tradizioni, dove le chiese si riempiono di grande
fervore locale durante le feste religiose celebrate con rosari colorati ripieni
di zucchero, con l’allegria della nostalgica fiera di Jocotenango tra fuochi
purificatori e incensi.
Durante
queste celebrazioni la famiglia è la padrona di casa e la protagonista, sia nei
giorni precedenti che durante la preparazione.
Intere
generazioni si riuniscono a tritare le verdure per il pranzo del giorno di “Todos los Santos”, per fare i tamales natalizi o per montare la
nascita di Gesù, che richiede segatura colorata, ranchitos del Mercato Centrale e l’aiuto di tutti i cugini.
Le case sono
piene, e le locande si svuotano quando tutti si riuniscono per andare ad
assistere alle processioni.
E in una di
quelle case in centro, è cresciuta Eva Salazar, artista e grafica guatemalteca,
la cui formazione comprende disegno, pittura, scultura e design.
Grazie alla
provvidenziale presenza della nonna, che ha sempre saputo cucinare preziose
prelibatezze per giorni speciali, della madre presente dietro ogni piccolo
dettaglio, dello zio che conosceva il santo di ogni giorno del calendario e
aneddoti familiari con i quali tutti si sono uniti sempre più di anno in anno.
Mentre si
prepara per questa mostra, Eva ha potuto guardare da una nuova prospettiva, il
ricco calendario delle feste religiose guatemalteche.
E il suo
amore per i ferventi esempi di fede guatemalteca, ha portato questa eredità
dall’altra parte del mare, nella stessa Roma dove fu forgiato il cattolicesimo
che dalla Spagna arrivò in America.
La mostra
Le immagini
del Guatemala si distinguono, sin dai tempi coloniali per la loro delicatezza,
e non hanno subito grandi trasformazioni di stile nei secoli, pur avendo avuto
un’espressione artistica molto prolifica.
È per questo
che per Eva Salazar era molto importante trovare un nuovo linguaggio pittorico
con cui esprimere gli esempi di fede del suo paese in modo fresco e attuale.
Nel suo
lavoro si riconosce l’abilità di pittrice e scultrice, mescolata alla sua
esperienza di designer nel campo della grafica pubblicitaria. Il risultato di
questa combinazione è un’intensa esperienza visiva e sintetica allo stesso
tempo, dove i volumi sono creati dal piano, utilizzando i valori tonali e il
ruolo dell’oggetto centrale ossia il carattere di ogni pezzo è accentuato dalla
quasi totale assenza di sfondo.
Serie dei
Devoti
Una bambina
mostra la croce del Mercoledì delle Ceneri sulla fronte mentre esplora il mondo
intorno a lei con l’innocenza dipinta negli occhi; un uomo vestito da cucurucho è in procinto di attraversare
se stesso e pare essere immerso in profonda meditazione; una donna anziana,
coperta con un copricapo turchese, stringe le mani guardando il cielo con
devozione infinita.
Mediante il
gioco degli sguardi di questi tre personaggi, l’artista ci mostra il percorso
che conduce alla pienezza della fede, al di là del mondo visibile, dei nostri
dubbi e dei nostri pensieri.
Questa serie
si completa con la scultura “Fede”, che ci ricorda che basta avere fede quanto
un granello di senape per spostare montagne.
Serie del
Santo Rosario
“Ogni Ave Maria che si fa alla
Vergine è come donarle una rosa” sussurrò una suora alla figlia
dell’artista durante la catechesi. Da allora la rosa è diventata un elemento
indispensabile nelle opere di questa mostra, che è stata preparata mentre la
piccola si preparava per la sua Prima Comunione. Lo sfondo di quei dipinti è come
un libro di preghiere in cui sono scritti tutti i Misteri del Rosario e lo
spirito di ogni mistero è simboleggiato da una rosa di un colore diverso. Una
rosa, questa volta come scultura, rende omaggio alla Vergine del Rosario, che
in Guatemala porta il bambino in braccio pacificamente addormentato.
Serie tradizioni
Uno degli aquiloni giganti di Santiago Sacatepéquez svetta per
comunicare con i morti, il giorno di Tutti i Santi.
Le candele, umili veicoli di costante preghiera intercedono per noi
davanti a Dio e ai Santi.
L’immagine del Cristo Nero di Esquipulas porta benedizioni ovunque, e
così Eva ci accompagna in questo viaggio spirituale che culmina con
l’esposizione del suo lavoro in questa mostra.
Essere un artista diventa uno stile di vita, a volte noi crediamo di essere una persona e abbiamo una professione; per molti anni mi sono sentita separata, ero Eva, disegnatrice grafica e mi piaceva disegnare; la pittura era un hobbie a parte.
Ho sempre avuto il sostegno della mia famiglia, che ha sempre ammirato Eva che dipingeva, mio fratello mi infastidiva: “immaginate quando sarà un artista”, ma era semplicemente un gioco.
Pochi anni fa ho compreso che sono Eva, UNA; e tutta la conoscenza, le attitudini e le competenze mi hanno fatto essere quello che sono; e ho tutto il necessario per realizzare ciò che desidero, sono madre, moglie, figlia, sorella, amica, e ogni ruolo che gioco nelle differenti relazioni, si rivela in tutto ciò che faccio e viceversa.
Dopo una serie di mostre collettive, ho capito l’importanza di potermi esprimere non solo come artista e donna, ma anche rappresentando le espressioni di fede nel mio paese, che fanno parte della mia storia.
Questa ricerca mi ha portato a partecipare a un progetto, che consisteva nella realizzazione di una tela che rappresentava la Crocifissione di Cristo in un contesto guatemalteco, per l’altare di una chiesa.
Nel 2013 mi si è presentata l’opportunità di una mostra individuale a Roma, Italia, dove, guarda caso, il tema che mi proponevano era: espressioni di fede in Guatemala.
Ho trovato interessante il fatto che quando si è coinvolti in un argomento è come una palla di neve, e ti arrivano sempre più cose legate a quell’argomento.
Ed è così che questo cammino spirituale che nasce in Guatemala, trascende e ricerca nuovi orizzonti di espressione.
Nuevo Amanecer Guatemala
Roma, Febrero 2014
Contatti: http://www.evasalazar.com/
Articolo sulla mostra di Carlo Marraffa, collaboratore di papale-papale - settimanale di attualità senza infingimenti: http://www.papale-papale.it/2014/febbraio/24/arte.html
Articolo del Ministero delle Relazioni Esterne del Guatemala:
http://www.minex.gob.gt/noticias/Noticia.aspx?id=2990
Contatti: http://www.evasalazar.com/
Articolo sulla mostra di Carlo Marraffa, collaboratore di papale-papale - settimanale di attualità senza infingimenti: http://www.papale-papale.it/2014/febbraio/24/arte.html
Articolo del Ministero delle Relazioni Esterne del Guatemala:
http://www.minex.gob.gt/noticias/Noticia.aspx?id=2990
Nessun commento:
Posta un commento