… Ho
l’abitudine di dire che gli esseri umani sono come le mucche: ruminano e lo
fanno per tutta la vita e per molte generazioni. Ruminano i propri segreti di
famiglia, i propri lutti non risolti e le felicità passate, i sentimenti
d’ingiustizia, i rancori, ecc. è una storia familiare che si ripete fino a
coloro che smettono di ruminare, fino alla rivelazione del segreto.
L’intergenerazionale è ciò che accade tra
diverse generazioni, nel corso di una vita, in maniera chiaramente detta o
evidente. Ad esempio, un notaio trasmette la propria carica a uno dei suoi
figli.
Il transgenerazionale è come una “patata
bollente”, che passa di mano in mano e di generazione in generazione, e che
brucia tutte le mani per le quali passa.
Non subite più la tensione dei lutti non
elaborati (L’effetto Zeigarnik)
Cercate
di ricordare. In seguito a un avvenimento grave, a un decesso o a un’offesa,
non avete rimuginato a lungo su ciò che era accaduto o rimpianto quel che non
era successo? Ad esempio: “Ah, se fossi partito prima, sarei arrivato prima che
morisse”.
Questo
ruminare al condizionale, che somiglia a un ritornello, può essere considerato
come la conseguenza di un lutto non elaborato, di un percorso incompiuto o
interrotto (Bluma Zeigarnik), che
genera una tensione psicologica ed energetica che è necessario bloccare.
Questo
effetto tormentoso legato agli incompiuti è oggi noto con il nome di effetto Zeigarnik.
La
difficoltà sta nel dover elaborare il lutto in nome di generazioni che ci hanno
preceduto, chiudere con il passato.
Come
potreste fare per fermare questo rimuginare e voltare pagina? Dipende da
ciascuno e da quanto è accaduto. Potete perdonare, certamente, ma non è l’unica
soluzione. Ne esistono altre, che sono atti
simbolici. L’importante è fare qualcosa.
Françoise Dolto, ad esempio, faceva scrivere su fogli di
carta ciò che non andava, poi il foglio veniva sotterrato al cimitero o
bruciato, per farla finita col passato.
Oppure si
può cantare una ninnananna, per sciogliere la tensione legata alla morte di un
bambino avvenuta secoli prima, magari ai tempi delle Crociate.
Oppure è
possibile piantare un arbusto o una pianta, su una curva della strada che per
qualcuno a cui si teneva si è rivelata mortale.
O ancora,
restituire una parte di eredità ricevuta ingiustamente.
Non
esiste una ricetta miracolosa. Sta a voi inventare, con i vostri propri mezzi,
la reazione che vi converrà.
Aprite “il grande libro dei conti” della
vostra famiglia (Lealtà familiari invisibile e inconsce)
Nel
tracciare il vostro genosociogramma, vi troverete a interrogarvi sulle lealtà
familiari che vi riguardano, aprirete “il grande libro dei conti” chiarirete il
tipo di giustizia, e d’ingiustizia, che vige nella nostra famiglia, vedrete
quali sono i modelli familiari su cui fate riferimento e chi li incarna.
Regole familiari: 4 domande da porsi, semplici ma cruciali
Quali sono le regole della famiglia?
Chi le elabora?
Chi detta le regole?
Chi le trasmette?
Uno psichiatra americano di origine
ungherese, Iván Böszörmenyi-Nagi
(1920-2007), all’inizio degli anni ’70 ha creato il concetto di “lealtà familiare invisibile”, un tipo
di lealtà che ho a mia volta allargato all’inconscio.
Diventare adulti: essere liberi delle proprie scelte
La maggior
parte delle persone agisce come gli è stato insegnato; altri fanno esattamente
il contrario.
Ma cosa
accade se faccio il contrario di ciò che facevano i miei genitori, che a loro
volta hanno fatto il contrario dei loro genitori? Ebbene, mi ritrovo a fare la
stessa cosa che facevano i miei nonni! E, anche in questo caso, non si muove
comunque nulla. Credevo di liberarmi dei miei genitori opponendomi a loro, ma
ho semplicemente creato con loro un legame di opposizione. Il nostro specifico
interesse sta nel trovare una risposta che sia nostra, personale e non identica
o all’opposto.
Quando si fa il proprio genosociogramma su
sette o otto generazioni e vi si scrivono gli avvenimenti importanti (positivi
o negativi), si può vedere finalmente chi
sono gli uomini e le donne che hanno segnato la storia familiare come modelli
irraggiungibili o inaccessibili, magari con il rischio di scoprire che ci
sono modelli con i piedi di argilla e che il tale ammirevole bisnonno era
invece incestuoso o pedofilo, cosa di cui è proibito parlare in famiglia.
Fonte: Esercizi pratici di Psicogenealogia – Ann Ancelin Schützenberger
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